Giovani: Ue-Ua-Unicef, sondaggio in Europa e Africa. Tra le preoccupazioni istruzione di qualità, accesso a internet e crisi climatica

“La partecipazione al processo decisionale, l’istruzione di qualità, l’accesso a internet e la crisi climatica sono tra le principali preoccupazioni dei bambini e dei giovani in Africa e in Europa”. Così stando ai dati del sondaggio U-Report pubblicati dall’Unicef, dall’Unione africana e dall’Unione europea. Secondo i risultati del sondaggio, “quasi la metà di tutti i giovani intervistati si sentono esclusi dai processi decisionali politici che riguardano le loro vite”. Mentre la grande maggioranza dei giovani intervistati (91%) vorrebbe avere più voce in capitolo nelle decisioni politiche che influenzano la loro vita, il 48% si sente completamente escluso. “Il principale ostacolo che citano (59%) è la mancanza di accesso ai politici”. I risultati sono inclusi nel rapporto #YourVoiceYourFuture, un impegno congiunto tra Ua, Ue e Unicef che riunisce i risultati e le raccomandazioni di quattro sondaggi U-Report in Africa e in Europa. “Complessivamente, 450mila giovani tra i 14 e i 35 anni hanno espresso le loro opinioni su argomenti chiave che riguardano il loro futuro e sono rilevanti per il partenariato tra Africa ed Europa”.
Jutta Urpilainen, commissario europeo per i Partenariati internazionali, commenta: “I giovani hanno un posto legittimo al tavolo delle decisioni. Sono gli agenti del cambiamento che insieme a noi costruiscono oggi un domani migliore. Abbiamo bisogno di ascoltarli, ma non è tutto quello che dobbiamo fare. Dobbiamo coinvolgere e dare ai giovani la possibilità di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano la loro vita”. Una grande maggioranza (88%) degli intervistati afferma di sentirsi responsabile di affrontare il cambiamento climatico, mentre il 71% “vuole effettivamente giocare un ruolo nella transizione verde”. Circa il 65% degli intervistati afferma di essere attivo in una rete o organizzazione giovanile nella propria comunità. “In mezzo a tutte le sfide che si stanno affrontando con l’avvento della ‘nuova normalità’, poche cose sono rimaste costanti: l’incrollabile resilienza, l’energia e l’ingegnosità dei giovani di tutto il mondo. Ora più che mai, è chiaro che i giovani sono parte integrante della ripresa, del progresso e della sostenibilità di questo mondo”, dichiara Sarah Anyang Agbor (nella foto), commissario dell’Unione africana per le risorse umane, le scienze e la tecnologia.

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