Quirinale: Mattarella cita Antonio Segni, introdurre in Costituzione il principio della “non immediata rieleggibilità”

(Foto Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Nel ricordare Antonio Segni, quarto Capo dello Stato italiano, nel giorno in cui avrebbe compiuto 130 anni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ripropone quanto affermato dal suo predecessore al Quirinale in avvio della IV legislatura repubblicana quando volle “esprimere la convinzione che fosse opportuno introdurre in Costituzione il principio della ‘non immediata rieleggibilità’ del presidente della Repubblica”. “In quell’occasione – prosegue Mattarella – Segni definiva ‘il periodo di sette anni sufficiente a garantire una continuità nell’azione dello Stato’. Inoltre – aggiungeva – ‘la proposta modificazione vale anche ad eliminare qualunque, sia pure ingiusto, sospetto che qualche atto del Capo dello Stato sia compiuto al fine di favorirne la rielezione’. Di qui l’affermazione che ‘una volta disposta la non rieleggibilità del presidente, si potrà anche abrogare la disposizione dell’art. 88 comma 2° della Costituzione, che toglie al presidente il potere di sciogliere il Parlamento negli ultimi mesi del suo mandato’”.
Parole, quelle di Segni, che riproposte oggi dal presidente Mattarella sembrano escludere per l’attuale Capo dello Stato la sua disponibilità ad una eventuale conferma al Quirinale per un secondo mandato, cosa invece successa al suo diretto predecessore, Giorgio Napolitano.

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