This content is available in English

Consiglio d’Europa: “battuta d’arresto per i diritti umani”. Atrocità in Russia, respingimento migranti

(foto SIR/Marco Calvarese)

“La tutela dei diritti umani in Europa ha subito gravi battute d’arresto nel 2022”. A preoccupare sono soprattutto le atrocità commesse dalla Russia in Ucraina e il mancato rispetto degli obblighi internazionali sui diritti umani di richiedenti asilo, rifugiati e migranti in Europa. È quanto emerge dalla relazione annuale della commissaria per i Diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović. “È necessario un rinnovato impegno per i diritti umani per invertire la tendenza. Gli spaventosi crimini commessi dalle forze russe in Ucraina non devono rimanere impuniti. Deve essere fatta giustizia, anche attraverso un’efficace cooperazione con la Corte penale internazionale e un sostegno a lungo termine al sistema giudiziario ucraino”, ha dichiarato. Si evidenziano “le violazioni dei diritti umani dei bambini ucraini trasferiti nella Federazione Russa o nei territori temporaneamente occupati, alcuni dei quali hanno ottenuto la cittadinanza russa in palese violazione del diritto umanitario internazionale”. Sulle politiche migratorie e di asilo “i respingimenti, il rifiuto di soccorrere imbarcazioni in difficoltà, le condizioni e i trattamenti disumani sono le caratteristiche comuni di un approccio alla migrazione sproporzionatamente incentrato sulla sicurezza, che mette in pericolo vite umane. Invece di continuare su questa strada, gli Stati membri dovrebbero concentrarsi sull’offrire rotte sicure e legali, sull’assistenza umanitaria lungo le rotte migratorie e sulla ricerca e il salvataggio in mare”, ha aggiunto. Il 2022 è stato segnato anche da un clima di “intolleranza, ostilità e violenza contro le persone Lgbti”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori