Sinodo: 70 nuovi membri non vescovi, con diritto di voto, scelti dal Papa. La metà sono donne

Al Sinodo non saranno più presenti i dieci chierici appartenenti a Istituti di vita consacrata, eletti dalle rispettive organizzazioni che rappresentano i Superiori generali, ma verranno sostituiti da cinque religiose e cinque religiosi appartenenti a Istituti di vita consacrata, eletti dalle rispettive organizzazioni che rappresentano le Superiore generali e i Superiori generali. In quanto membri, hanno diritto di voto. È una delle novità della composizione del Sinodo convocato da Papa Francesco, che dal 4 al 29 ottobre prossimo entrerà nella fase della Chiesa universale. Al Sinodo, inoltre – si legge in una nota della Segreteria generale – non ci saranno più gli uditori, ma si aggiungono altri 70 membri non vescovi che rappresentano altri fedeli del popolo di Dio (sacerdoti, consacrate e consacrati, diaconi, fedeli laici) e che provengono dalle Chiese locali. Tali nuovi membri, si precisa nella nota, vengono scelti dal Papa da un elenco di 140 persone individuate (e non elette) dalle sette Riunioni Internazionali di Conferenze episcopali e dall’Assemblea dei Patriarchi delle Chiese Orientali Cattoliche (20 per ognuna di queste realtà ecclesiali). Il requisito richiesto è che il 50% di loro siano donne e che si valorizzi anche la presenza di giovani. “Nella loro individuazione – spiega la Segreteria generale del Sinodo – si tiene conto non solo della loro cultura generale e della loro prudenza, ma anche della loro conoscenza, teorica e pratica, oltre alla loro partecipazione a vario titolo nel processo sinodale”. In quanto membri hanno diritto di voto. Inoltre, oltre ai 70 membri non vescovi citati, sarà possibile avere membri non-vescovi anche tra i membri di nomina pontificia. Terza e ultima modifica alla composizione sinodale: i rappresentanti dei Dicasteri che parteciperanno sono quelli indicati dal Santo Padre.

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