Belgio: Festa della Liberazione, a Bruxelles ricordato il partigiano martire Etrusco Benci. I presenti cantano “Bella ciao”

(Foto Irene Giuntella/SIR)

Il ricordo del partigiano italiano Etrusco Benci, attivo nella resistenza belga e francese, è stato al centro dei festeggiamenti il 25 aprile a Bruxelles per il 78° anniversario della Liberazione. La sezione Anpi di Bruxelles ha organizzato una cerimonia davanti all’abitazione di Etrusco Benci, a rue de la Perle 10, a Molenbeek. Hanno partecipato il presidente dell’Anpi di Bruxelles, Roberto Galtieri, l’ambasciatore d’Italia presso il Regno del Belgio, Federica Favi, e il borgomastro di Molenbeek, Catherine Moreaux. Presente anche il consigliere Gianluca Brusco, coordinatore del settore Giustizia e affari interni della Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ue, in vece dell’ambasciatore Vincenzo Celeste. Il grossetano Etrusco Benci fu arrestato per il suo impegno nella resistenza belga per poi essere fucilato dai nazisti al Tir National, Enclos des Fusillés, il 12 giugno del 1943. Cinque anni fa, l’Anpi di Bruxelles ha posto una pietra di inciampo davanti alla sua casa, dove soggiornarono anche altri partigiani attivi nel movimento di liberazione.

L’ambasciatore Federica Favi con il presidente dell’Anpi Bruxelles Roberto Galtieri (Foto Anpi Bruxelles)

L’Anpi di Bruxelles, in contatto con il Museo dell’Olocausto in Belgio, chiede che siano aggiunte anche le pietre di inciampo per i compagni di Benci. Durante la cerimonia è stata pulita la pietra e deposto “il fiore del partigiano”. Galtieri ha ricordato la storia di Benci e l’impegno dei partigiani per la liberazione dal nazi-fascismo in Italia e in Europa. Anche l’ambasciatore Favi ha sottolineato il “contributo dei resistenti italiani alla costruzione dell’Europa unita”. La cerimonia si è conclusa con il canto, di tutti i presenti, di “Bella ciao”. L’evento ha chiuso le celebrazioni iniziate il 22 aprile con una grande festa, partecipata dalla comunità italiana, partiti e associazioni presenti a Bruxelles, e un dibattito con Francesco Filippi, autore dei libri “Mussolini ha fatto anche cose buone” e “Ma perché siamo ancora fascisti”.

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