Germania: Welskop-Deffaa (pres. Caritas), “i bambini non devono pagare le conseguenze della crisi”

Dal 2026, i bambini delle scuole elementari di tutto la Germania avranno diritto all’istruzione, all’educazione e all’assistenza per tutto il giorno. Le offerte nelle scuole elementari e nei doposcuola sono ancora lontane dall’essere sufficienti. “Sullo sfondo dell’elevato fabbisogno aggiuntivo di lavoratori qualificati e dei difetti strutturali, c’è il rischio che l’istruzione a tempo pieno diventi un banale giorno di affidamento”, afferma Eva M. Welskop-Deffaa, presidente della Caritas tedesca. “È urgente che i responsabili della politica inizino a cercare soluzioni interdipartimentali”, afferma la Caritas, alla luce del convegno in corso a Berlino sino a domani 27 aprile, con rappresentanti del ministero federale dell’istruzione e di quello per gli affari della famiglia. “Abbiamo urgentemente bisogno di garantire un quadro di qualità vincolante. Soprattutto in tempi di crisi, i bambini non devono pagarne le conseguenze. Solo un’offerta inclusiva e di qualità, che includa tutti i bambini, in particolare quelli provenienti da famiglie svantaggiate o con bisogni speciali, può soddisfare la domanda di istruzione e pari opportunità”, chiede Welskop-Deffaa.
La Caritas domanda che le offerte esistenti nell’area sociale come le scuole di musica, i club sportivi, il lavoro per bambini e giovani, così come le offerte realizzate da volontari, siano integrate; che siano rivalutate le offerte sociali sull’arco di tutta la giornata; che attraverso l’inclusione siano garantiti e comprovati i processi di benessere; e che siano formati professionisti qualificati per prendersi cura di tutti i bambini, compresi quelli con disabilità. Per questo, sottolinea Welskop-Deffaa, “servono buone condizioni di lavoro con contratti di lavoro a tempo indeterminato e salari in linea con la contrattazione collettiva per i dipendenti che lavorano a tempo pieno”.

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