Messaggio Papa vocazioni: crescono nelle Chiese giovani, in Europa influiscono “difficoltà” con la pastorale giovanile

“Promuovere le vocazioni sacerdotali, collaborando con la grazia di Dio per proseguire la propria missione”. È uno dei compiti impliciti nel messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle vocazioni – diffuso oggi – secondo don Eamonn McLaughlin, officiale del Dicastero per il clero, intervenuto oggi alla presentazione in sala stampa vaticana. In tale compito, secondo il relatore, “un contributo assai rilevante viene dalle famiglie, le quali, come ricordava San Paolo VI, se animate da spirito di fede, di carità e di pietà, costituiscono il primo seminario, come anche dalle comunità parrocchiali”. “Una responsabilità particolare per la pastorale vocazionale compete a coloro che curano l’educazione dei giovani, così da aiutarli, accompagnarli ed incoraggiarli a scoprire la chiamata divina a seguire il Signore con fede, speranza e carità”, la raccomandazione di McLaughlin. Ai sacerdoti, quindi, “compete uno specifico sguardo amorevole per la promozione delle vocazioni al sacerdozio”. Ai vescovi, in qualità di primi responsabili dei chiamati alla vita ministeriale, “anche con la loro testimonianza di buoni pastori”, spetta il compito di favorire “una cooperazione tra sacerdoti, consacrati e laici (soprattutto i genitori e gli educatori) e anche con gruppi, movimenti e associazioni laicali, all’interno di un appropriato piano pastorale”. Asia, Africa, Brasile e Centro America: sono questi “i luoghi dove crescono le vocazioni”, ha reso noto mons. Andres Gabriel Ferrada Moreira, segretario del Dicastero per il clero, rispondendo alle domande dei giornalisti. “Dove c’è una Chiesa che prega, dove c’è una famiglia che prega, il Signore concederà questa e tutte le altre vocazioni”, ha assicurato il relatore. “Non abbiamo statistiche estremamente precise, però abbiamo una percezione effettiva dalle visite ad limina delle Conferenze episcopali”, ha precisato mons. Simone Renna, sottosegretario del Dicastero per il clero: “Sono soprattutto queste chiese giovani dove c’è una primavera della fede cristiana. Il vecchio continente, l’Europa, e altri continenti che conosciamo sono un po’ in sofferenza sotto questo aspetto. I vescovi brasiliani, ad esempio, ci hanno detto che c’èm anche un fiorire di vocazione dei nativi. È bello che nelle comunità dove una volta andavano i sacerdoti missionari, adesso siano i sacerdoti nati in quelle comunità a prendersene cura. Nei nostri Paesi, la difficoltà di coltivare la pastorale giovanile in maniera adeguata ha poi dei riflessi nella pastorale delle vocazioni sacerdotali”.

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