Giovani: mons. Sorrentino a EoF, l’economia di Francesco è quella “di un mondo in cui ci riconosciamo fratelli e sorelle”

(Foto: diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino)

L’economia di Francesco è “l’economia di un mondo in cui ci riconosciamo fratelli e sorelle, fratelli e sorelle persino con la natura come indica il Cantico di frate Sole, e viviamo tirando tutte le conseguenze, anche economiche, di questa verità? Se riflettiamo bene, si tratta di una verità implicita nella stessa parola economia: oikos – nomos. Oikos è la casa, ma anche la famiglia, e dunque il luogo della fraternità. L’economia è la fraternità applicata alla gestione della ricchezza”. Lo ha sottolineato, ieri sera, il vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno e presidente del Comitato di EoF, mons. Domenico Sorrentino, nel suo saluto ai giovani riuniti per l’evento globale di The Economy of Francesco, che è stato trasmesso in diretta dall’Istituto Serafico di Assisi e per l’Hub Italia di EoF in presenza al santuario della Spogliazione, ad Assisi. I referenti regionali del movimento di giovani voluto dal Papa per cambiare l’economia hanno organizzato, da ieri a domenica, una tre giorni ricca di confronti, all’insegna delle relazioni e della formazione.
Il coordinatore scientifico di EoF, Lugino Bruni, ha spiegato invece il titolo di questo IV evento globale dal titolo: “La 25ª ora”, sottolineando che l’ora in più, la 25ª, è speranza, “perché, quando nella Bibbia alla terra è donata una nuova speranza, il segno è l’Emmanuel, un bambino, un giovane. Lo aveva detto Papa Francesco nel suo messaggio a EoF nell’ottobre del 2021: ‘Voi siete l’ultima generazione che ci può salvare, non esagero’. Oggi ad Assisi si celebrano la responsabilità e la gioia di questa ora donata. È l’ora della gratuità, l’ora che poteva non esserci e che invece c’è”.
A sottolineare invece la necessità di non lasciare indietro nessuno ci ha pensato la presidente dell’Istituto Serafico e membro del Comitato, Francesca Di Maolo. “Dalla parte dei fragili si maturano nuove visioni capaci di dare slancio a un rinnovamento reale della società e dell’economia. L’economia, come sottolineato dal Pontefice, si articola nella teoria degli opposti e può essere dicotomica: ‘buona’ o ‘cattiva’. Ecco perché proprio da qui, dal Serafico, vogliamo lanciare un appello alla ‘generazione EoF’, auspicando che l’economia del futuro sappia essere Madre, e non Matrigna, materna nei confronti di tutti i suoi figli, specialmente dei più fragili”. “Un’economia materna, infatti, è chiamata a nutrire la vita, a coltivarla e a farla fiorire senza creare disuguaglianze e senza guardare solo al profitto; un’economia materna – ha aggiunto – ha a cuore ogni vita nonostante la fragilità. Solo così, percorrendo quella che Papa Francesco ha definito l’’economia del cammino’, sarà possibile assicurare uno sviluppo per tutti gli uomini della terra, riprogettando un mondo giusto, equo e senza più esclusi, in cui tutti possano vivere una vita piena”. Nel corso del “Global Gathering”, durato circa tre ore e animato dai giovani con contributi provenienti da tutte le parti del mondo, sono stati presentati anche due progetti, uno di alfabetizzazione digitale e di imprenditoria per i migranti realizzato da accademici cileni ed uno per dare alle popolazioni indigene delle Filippine l’accesso all’acqua potabile e non inquinata.

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