Eritrea: Centro missionario Cappuccini Milano, raccolta fondi per fornire acqua potabile agli abitanti del villaggio Tuguliti

Ogni anno in ottobre si celebra il mese missionario e nell’occasione il Centro missionario dei Cappuccini di Milano lancia un progetto di sostegno ad una realtà missionaria in Eritrea. Infatti, il Centro missionario di Piazzale Cimitero Maggiore 5 si occupa del sostegno alle missioni e coordina l’attività di animazione missionaria della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Lombardia, che conta oltre un centinaio di missionari in Sudamerica, Africa e Asia. I Frati italiani missionari sono circa 20 e gli altri sono originari dei Paesi di missione.
Tra questi, in Eritrea, vi è mons. Thomas Osman, vescovo di Barentù, nella regione Gash Barka, che lancia un appello per gli abitanti del villaggio Tuguliti, rimasti senza acqua potabile.
Si tratta di 2.250 tra adulti e bambini divisi in 450 famiglie, a 34 km da Barentù. Al momento queste persone, per reperire l’acqua, devono percorrere chilometri muovendosi con asini e dromedari o portando i fusti sulle spalle anche più volte al giorno. Anche sotto il sole più caldo, si vedono colonne di donne, magari incinte, e di bambini, che fanno continuamente la spola. L’acqua è quella di pozzi a cielo aperto batteriologicamente impura, che causa malattie e infezioni intestinali gravi, specie nei più piccoli.
Il progetto proposto da mons. Osman prevede la fornitura di nuove pompe elettriche, la costruzione di una vasca su un’altura, e 3 punti diversi di distribuzione, per favorire l’approvvigionamento dei vari insediamenti.
Siccome le pompe a mano si rompono facilmente lasciando per lungo tempo senza acqua la popolazione, il vescovo per l’alimentazione delle pompe vorrebbe installare dei pannelli solari, costosi, ma garanzia di efficienza e durata nel tempo. Il materiale per l’esecuzione del lavoro è reperibile in Eritrea, con risparmio dei costi di spedizione. La Diocesi concorrerà alla fornitura di tubi in pvc. Per il resto si confida nella generosità dei lombardi, sulla base di un preventivo di 25.2813 euro, ovvero 411.650.08 Nafka, moneta locale.
La Missione dei Frati Minori Cappuccini in Eritrea è iniziata nell’era moderna nel 1894 ed era stata affidata ai Frati Cappuccini della Provincia di Roma; poi, dal 1911 è entrata a far parte della Provincia di Lombardia per poi diventare Provincia autonoma il 7 gennaio 1975.
Il Centro missionario di Milano ha però sempre mantenuto il legame con quella realtà, rispondendo puntualmente alle richieste di aiuto. Un legame profondo lega inoltre la comunità dei Frati italiani di Piazzale Cimitero Maggiore proprio a mons. Thomas Osman offrendo adesso a tutta la città, su cui veglia la Madonnina, di poter partecipare a questo vincolo di solidarietà, che supera mari ed emisferi, unendo i cuori da un continente all’altro, nell’amore vero.
In questa ottica anche il noto critico d’arte moderna e curatore di esposizioni internazionali, Luigi Sansone, organizzerà a fine mese un’asta di opere d’arte di autori moderni per sostenere il progetto, negli ambienti di Opera San Francesco in via Kramer a Milano. Info: www.missioni.org.

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