Polonia: presentato il programma dell’Università Cattolica di Lublino per l’anno accademico 2020-2021

“Cattolicità significa modernità”: lo ha affermato don Mirosław Kalinowski, rettore dell’Università Cattolica di Lublino, presentando stamattina, presso la sede della Conferenza dei vescovi polacchi, a Varsavia, le prospettive dell’ateneo per il nuovo anno accademico 2020-21. Il presule ha sottolineato con forza “la necessità di rinvigorire la missione pro Deo et Patriae” dell’istituto lublinese e ha ribadito il valore delle azioni intraprese “in conformità con l’imperativo del cuore e quello della fede” per “far fronte alle difficili sfide quotidiane”. Il segretario generale dell’episcopato polacco, mons. Artur Miziński, parlando dell’ateneo, ha rilevato che “i suoi valorosi laureati contribuiscono non solo alla vita della Chiesa in Polonia ma anche alla vita sociale, politica, artistica e religiosa”, rammentando che oltre la metà dell’episcopato polacco ha dei legami stretti con l’istituto intitolato a Giovanni Paolo II. Wojtyła infatti, come ha ricordato mons. Miziński, “fino al conclave del 1978 fu direttore della cattedra di Etica presso la facoltà di Filosofia dell’Università”. Durante l’attuale pandemia, come ha informato suor Beata Zarzycka, vicerettore, il metodo didattico in presenza viene consigliato solo ai piccoli gruppi di oltre 10mila studenti che inizieranno i corsi ai primi di ottobre, come in tutte le scuole superiori polacche. “Solo quest’anno più di 5mila persone hanno chiesto l’ammissione all’ateneo”, ha reso noto suor Zarzycka. “L’Università di Lublino non è solo un ateneo, è anche un’opera pastorale validissima e un importante centro di cultura cristiana conosciuto in tutto il mondo”, ha osservato Marcin Przeciszewski, direttore dell’agenzia d’informazione cattolica Kai che con l’ateneo ha stipulato un accordo di stretta collaborazione.

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