Coronavirus Covid-19: dalla Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa prestito di 300 milioni di euro per la risposta sanitaria in Italia

La Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb) e il ministero dell’Economia e delle Finanze italiano hanno firmato un contratto di finanziamento da 300 milioni di euro per le spese sanitarie ed emergenziali legate alla pandemia Covid-19. Questo prestito – spiega una nota delle due istituzioni – finanzierà “le attività intraprese dal Dipartimento della Protezione civile a partire dalla dichiarazione dello stato di emergenza”, il 31 gennaio scorso, e in particolare “le spese sanitarie e gli investimenti a sostegno delle attività di preparazione, gestione e ripresa delle attività messe in atto in tutta Italia in risposta all’emergenza”. Nell’elenco delle “attività” ci sono “il potenziamento straordinario e temporaneo di ospedali e centri sanitari, l’arruolamento temporaneo di personale medico, il dispiegamento di volontari, l’assistenza sanitaria e sociale domiciliare e le unità navali per l’assistenza sanitaria ai migranti”. Alessandro Rivera, direttore generale del Tesoro, ha spiegato che “la Banca è intervenuta in modo tempestivo” e che il prestito alla Protezione civile è finanziato a “condizioni favorevoli”. Il vice governatore della Banca, Carlo Monticelli, ha pronunciato parole di soddisfazione per “essere tra i primi a sostenere gli sforzi del Governo per contenere la pandemia e garantire che i servizi pubblici essenziali rimangano disponibili per tutti”.

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