Migranti: Open Arms-Emergency, “salvate 83 persone, tra cui 2 donne incinte e 14 minori”

Sono 83 i naufraghi salvati ieri sera nel Mediterraneo Centrale da Open Arms, nave umanitaria dell’omonima Ong, che sta viaggiando insieme ad Emergency in soccorso dei migranti che fuggono in mare alla ricerca di una vita migliore. Tra le 83 persone soccorse su un barchino di legno, 4 donne, di cui 2 in gravidanza, e 14 minorenni, tra i quattordici e i diciassette anni. I naufraghi hanno raccontato di essere partiti lunedì sera da Zuara. Gli scafisti li avevano scortati in mezzo al mare fino al mattino, e poi abbandonati. A quel punto, l’imbarcazione ha deciso di lanciare un Sos. La Open Arms li ha intercettati ieri sera. Il trasbordo è durato circa un’ora, dalle 20.15 alle 21.30. Per la maggior parte sono di nazionalità egiziana, somala e marocchina. A bordo si trovavano anche una persona proveniente dal Senegal e due dal Bangladesh e dalla Costa d’Avorio. Tutti sono stati visitati da Emergency, che presta assistenza medica sulla nave. “Per ora riscontriamo per lo più problemi di malnutrizione e scabbia. Un altro ragazzo presenta una lesione da decubito sulla natica sinistra a causa di tutto il tempo passato seduto nelle prigioni libiche. Tra le donne è stato riscontrato almeno un caso di violenza sessuale perpetrato durante la permanenza in Libia”, ha raccontato Eleonora, infermiera di Emergency a bordo della Open Arms. Le due organizzazioni sono tornate in mare lo scorso 28 agosto, dopo molti mesi di fermo dovuto alla pandemia e alla ristrutturazione della barca in base ai criteri di compartimentazione.

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