Coronavirus Covid-19: Cipsi, lettera-appello al segretario Onu. “No a brevetti su vaccini e cure”

Il vaccino e le cure contro il Covid non dovrebbero essere brevettati, dovrebbero essere messi a disposizione di tutti i cittadini del mondo senza differenze, come bene comune dell’umanità. È questa, in sintesi, la richiesta contenuta nella lettera che il Cipsi, coordinamento di 37 associazioni di solidarietà internazionale, ha inviato al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per ricordare che il Consiglio economico e sociale dell’Onu ha messo in guardia la comunità internazionale contro l’aggravarsi delle disuguaglianze tra le popolazioni del mondo in materia di salute, in particolare di fronte alla pandemia di Covid-19. Già nel mese di maggio sono stati fatti numerosi inviti e proposte “per chiedere che la 75ª Assemblea generale dell’Onu affermi che il futuro vaccino Covid-19 deve essere un bene comune, un bene pubblico globale, gratuito”. Eppure, ad oggi, afferma il Cipsi, “gli interessi dei più forti sembrano dominare le risposte alla pandemia. Finché non si elimineranno le cause strutturali che alimentano il primato dei più forti, non ci sarà un’inversione di rotta”. Secondo il Cipsi le cause da eliminare in via prioritaria sono tre: “il diritto di appropriazione privata di organismi viventi a scopo di lucro, introdotto nella legislazione sulla proprietà intellettuale nel 1980 dagli Stati Uniti e confermato nel 1998 dall’Unione europea; le tendenze nazionaliste xenofobe nel campo della sicurezza; i meccanismi della finanza mondiale attuale fra i quali la privatizzazione delle attività di risparmio e di credito è tra le più critiche”. Tra le proposte del Cipsi: “Abbandono nel 2020 e nel 2021 della brevettabilità del/i vaccino/i contro il Covid-19 su base privata e a scopo di lucro, fondata sulla rivalità e l’esclusione, e creazione di una Task force globale delle Nazioni Unite per proporre una revisione delle attuali regole sulla proprietà intellettuale”. Inoltre il lancio di un programma globale “Nuova finanza mondiale per la salute di tutti” e l’istituzione di un gruppo di lavoro per la creazione di un Consiglio di sicurezza mondiale per i beni pubblici e comuni globali.

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