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Romania: il Parlamento dichiara il 2025 “Anno del cardinale Hossu”. Card. Muresan (Blaj), “atto che oltrepassa la dimensione confessionale”

(Foto Eparchia di Cluj-Gherla/Eparchy of Cluj-Gherla)

Il 2025 sarà, in Romania, “l’anno del cardinale Iuliu Hossu”, dopo l’approvazione nel Parlamento romeno di una legge proposta dai deputati Ovidiu-Victor Ganț e Silviu Vexler: il primo, cattolico, rappresentante della minorità tedesca, il secondo ebreo, presidente della Federazione delle comunità ebree in Romania. Si tratta di un atto “d’importante significato simbolico, che oltrepassa la dimensione confessionale”, ha affermato il card. Lucian Mureșan, alla guida della Chiesa greco-cattolica romena, in un messaggio con il quale saluta la decisione del Parlamento. “La società romena di oggi – aggiunge il porporato – ha bisogno dei valori incarnati e vissuti dal cardinale Iuliu, e lo Stato romeno, istituendo un anno nella sua memoria, fa un gesto nobile di riparazione morale rispetto al passato, ma soprattutto investe spiritualmente nel presente e nel futuro del Paese”. Iuliu Hossu, dalla cui nascita si compiono 140 anni nel 2025, è stato un vescovo greco-cattolico romeno, morto nel 1970, dopo più di vent’anni di domicilio forzato durante la persecuzione contro la Chiesa greco-cattolica romena, e dichiarato martire e beato nel 2019. Fu creato cardinale “in pectore” nel 1969 da Paolo VI. Per il suo impegno a favore degli ebrei perseguitati, gli ebrei della Romania hanno proposto la sua candidatura come Giusto tra le Nazioni. L’atto del Parlamento romeno permette l’organizzazione, a livello nazionale, di eventi culturali, diplomatici, educativi, artistici dedicati a Hossu.

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