“In controtendenza all’andamento generale cresce il fatturato dell’industria alimentare che fa registrare un aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. Lo afferma Coldiretti in riferimento ai dati Istat sul fatturato dell’industria a luglio che, in media, si riduce dell’1,6% su base tendenziale. “A sostenere gli alimentari – sottolinea l’associazione – sono sia i consumi interni in valore ma anche le esportazioni che mettono a segno con un aumento del 7% nel primo semestre dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato lo scorso anno grazie ai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca che salgono sul podio delle specialità italiane più venduti all’estero”. “Si tratta di un risultato che conferma il primato dell’agroalimentare Made in Italy che ha sviluppato lo scorso anno un valore di 580 miliardi di euro nella filiera allargata ed è diventato la prima ricchezza dell’Italia nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi e alla crisi scatenata dalla guerra in Ucraina”, prosegue Coldiretti, parlando di “un patrimonio che vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio e 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica”.