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Ucraina: Nowakowski (eparca greco-cattolico del Regno Unito), “grazie ai britannici per sostegno al mio popolo. Il male non deve prevalere”

(Foto ANSA/SIR)

(Londra) “Un enorme sforzo di accoglienza. Decine di migliaia di famiglie britanniche hanno aperto le loro case per accogliere chi è in fuga dalla guerra. Abbiamo anche assistito a tante manifestazioni di pace e visto come i cittadini britannici ci abbiano sostenuto, esibendo la bandiera ucraina, marciando per le strade e inviando aiuti umanitari nel nostro Paese”. Con queste parole, diffuse dalla cattedrale della Sacra Famiglia a Londra, l’eparca della comunità greco-cattolica ucraina del Regno Unito, il vescovo Kenneth Nowakowski, traccia un bilancio a tre mesi dall’invasione russa dell’Ucraina. Il tono è meno disperato rispetto a quello usato nei messaggi di marzo quando la guerra era cominciata. Pur riconoscendo la tragedia degli oltre quindici milioni di ucraini ridotti allo status di rifugiati e in fuga dal loro Paese, il vescovo rende omaggio ai tanti gesti di solidarietà dei quali sono stati protagonisti i cittadini britannici e chiede a tutti di continuare a pregare. “Chi ha fede continua a sostenere l’Ucraina con preghiere all’Onnipotente perché possa aprire gli occhi di coloro che hanno concesso al male di prendere possesso dei loro cuori così che provino orrore per quello che stanno facendo”, scrive l’eparca. “Continuiamo a pregare per una pace giusta e duratura per l’Ucraina, per chi ha perso la propria vita, per i feriti, per chi è stato torturato e per chi ha subito abusi. Il male non deve prevalere”.

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