Bambini scomparsi: Caffo (Telefono Azzurro), “serve una strategia nazionale ed europea per famiglie e piccoli ucraini in fuga da guerra ed esposti a tratta”

(Foto: Telefono Azzurro)

“Sono oltre tre milioni i minori che fuggono dalla guerra in Ucraina ma non si sta facendo ancora abbastanza per proteggerli dai rischi elevatissimi di essere vittime di tratta e sfruttamento. Occorre attivare una rete europea coordinata che favorisca l’ascolto e il benessere mentale di bambini e adolescenti per garantire loro il supporto psicologico dovuto”. Per questo Telefono Azzurro, in occasione della Giornata internazionale dei bambini scomparsi, ha organizzato il convegno “Sui bambini non si tratta. La scomparsa invisibile che fa rumore”, cin corso oggi a Roma presso la Sala capitolare presso il chiostro del convento di Santa Maria sopra Minerva. In occasione dell’incontro è stato presentato anche il dossier “Sui bambini non si tratta” dove emergono dati importanti sul fenomeno sia a livello internazionale sia a livello italiano: nel 2021 sono state rilevate oltre 17.000 denunce di scomparsa nel nostro paese, di questi 8.833 riguardano soggetti ancora da ritrovare.
L’incontro è stato aperto dalla relazione di Ernesto Caffo, presidente di telefono Azzurro: “La scomparsa dei bambini rappresenta una delle piaghe più drammatiche della nostra società ed è un tema che si è allargato negli ultimi anni, soprattutto oggi con i bambini che fuggono dalla guerra. Quello che è successo durante le prime ore di questa crisi lo paghiamo come una ferita di conoscenza. Il passaggio dei bambini dai confini dell’Ucraina verso l’Europa ha portato all’entrata nell’area Schengen di tante situazioni talvolta di grande fragilità e sofferenza. A fronte di tutto ciò è necessario trovare delle risposte e questo può avvenire solamente attraverso il coordinamento delle istituzioni pubbliche, delle associazioni no profit e degli enti locali”.
Durante il convegno sono state approfondite, con esperti nazionali e internazionali, alcune questioni estremamente urgenti quali la ricerca dei minori scomparsi e l’attraversamento dei confini in contesti di guerra da parte di minori non accompagnati.
In questi ultimi mesi, l’invasione dell’Ucraina ha portato a un conseguente massivo flusso transfrontaliero di donne e bambini esponendoli maggiormente al rischio di essere vittime del sistema della tratta. Una questione che richiede urgente coordinamento e confronto a livello nazionale ed europeo, al fine di poter creare strumenti efficaci a tutela dei minori. “Il tema dell’incertezza è estremamente grave, le famiglie ucraine e i bambini vivono in un clima di forte incertezza e attesa – ha aggiunto Caffo -. Questo richiede una strategia nazionale ed europea, motivo per cui il 27 maggio Telefono Azzurro sarà presente a Varsavia, sotto l’egida della Società mondiale di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché di vari organismi internazionali, per costruire insieme in modo coordinato europeo un percorso di aiuto a questi bambini. Oggi l’attenzione soprattutto della comunità ucraina è quella di pensare ai bambini, sia per quanto riguarda la loro tutela e la loro sicurezza, sia per quanto riguarda i traumi che hanno e stanno subendo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa