Guerra in Ucraina: card. Parolin, “non vedo la situazione evolversi in senso positivo”. “Piano italiano è stato rifiutato, ma sarà approfondito”

“Attualmente non vedo la situazione evolversi in senso positivo, nel senso cioè di un arresto delle ostilità, delle operazioni militari e dell’avvio di negoziati”. E’ il bilancio della fase attuale della guerra in Ucraina, stilato dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin a margine di un evento a Roma per il 30° anniversario della Fondazione CEUR e la presentazione della nuova residenza Camplus San Pietro. “I tentativi continuano, anche da parte della Santa Sede”, ha detto il cardinale ai giornalisti a proposito dei negoziati: “Si continua a lasciare messaggi in questo senso, ma non mi pare che al momento ci sia molta disponibilità ad accoglierli. Forse ciascuno vuole negoziare, ma a partire da una posizione di forza. Penso che sia un pò questo che attualmente impedisce di mettersi intorno a un tavolo e trattare. Ci sono già alcune soluzioni che sono state intraviste e potrebbero essere esplorate”. “C’era la possibilità del piano italiano, ma è stato rifiutato”, ha osservato Parolin: “E’ stato detto che sarà approfondito: non è stato messo al margine ma ci sarà la possibilità di riprenderlo. Così com’è stato proposto, però, non è stato accettato, quindi non costituisce la strada per uscire da questa situazione”.

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