Papa Francesco: udienza, “la Chiesa è la comunità dei peccatori salvati”, “nessuno può escludersi dalla Chiesa”. “Non posso essere indifferente agli altri”

foto SIR/Marco Calvarese

“La comunione dei santi è precisamente la Chiesa”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, citando il Catechismo della Chiesa cattolica. “Che bella definizione!”, ha commentato: “Che cosa significa questo? Che la Chiesa è riservata ai perfetti? No. Significa che è la comunità dei peccatori salvati: è bella questa definizione”. “Nessuno può escludersi dalla Chiesa, tutti siamo peccatori salvati!”, l’appello di Francesco: “La nostra santità è il frutto dell’amore di Dio che si è manifestato in Cristo, il quale ci santifica amandoci nella nostra miseria e salvandoci da essa. Sempre grazie a lui noi formiamo un solo corpo, dice San Paolo, in cui Gesù è il capo e noi le membra”. “Questa immagine del corpo ci fa capire subito che cosa significa essere legati gli uni agli altri in comunione”, ha commentato il Papa citando San Paolo: “Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra”. “Siamo tutti un corpo, tutti uniti, per la fede, per il battesimo, tutti in comunione con Gesù Cristo”, ha proseguito a braccio: “E questa è la comunione dei santi”. “La gioia e il dolore che toccano la mia vita riguarda tutti, così come la gioia e il dolore che toccano la vita del fratello e della sorella accanto a noi riguardano anche me”, la tesi di Francesco: “Io non posso essere indifferente agli altri, perché siamo tutti in un corpo, in comunione”, il commento a braccio. In questo senso, “anche il peccato di una singola persona riguarda sempre tutti, e l’amore di ogni singola persona riguarda tutti”.

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