Diocesi: Savona-Noli, per i 5 anni di ministero episcopale mons. Marino riceve in dono una casula e una mitria

È stata una festa con sorpresa, quella vissuta oggi nella cattedrale di Savona, dal vescovo Calogero Marino. Per il quinto anniversario dell’inizio del suo ministero episcopale, la diocesi, tramite l’Ufficio liturgico, ha “spiazzato” il presule regalandogli, in occasione della messa pontificale, una casula e una mitria realizzate da una ditta che confeziona gli abiti ecclesiastici anche per il Papa. Mons. Marino – spiega una nota della diocesi – se n’è accorto quando è andato nella Cappella Sistina per prepararsi alla celebrazione eucaristica: un fuori programma che gli ha fatto molto piacere, come lui stesso ha poi manifestato in duomo. Nella XXVI Giornata mondiale della vita consacrata, la diocesi di Savona-Noli ha scelto di ricordare il quinto anniversario dell’ingresso di mons. Marino, avvenuto il 15 gennaio 2017, invitando a partecipare i presbiteri e diaconi e quanti desideravano condividere questo momento. Un altro motivo di gioia, durante la messa, è stato il conferimento del ministero dell’accolitato al seminarista Francesco Cotta, che sta terminando i suoi studi teologici presso la Facoltà teologica di Genova e condivide il suo cammino di formazione con la comunità del Seminario di Chiavari.
Nell’omelia, il vescovo ha sottolineato anzitutto un’espressione usata da san Luca per parlare dell’atteggiamento di Maria e Giuseppe, il consegnare il Bambino: “Questo stile del non trattenere, del consegnare – ha affermato – vale anche per la Chiesa, chiamata a donare Gesù e la sua Parola a tutti”. La figura di Simeone è invece stata associata al ministero dell’accolitato, conferito a Cotta: “L’accolito – ha spiegato il vescovo – è colui che, come l’anziano Simeone, prende Gesù tra le braccia, nel servizio all’Eucaristia e nell’incontro con i poveri”. La profetessa Anna, infine, è stata proposta da mons. Marino come icona della vita religiosa: “Come Anna era fedele alla preghiera nel tempio – ha concluso – così i religiosi e le religiose esprimono la bellezza della loro vita nel restare fedeli alla loro scelta nel tempo”.
Al termine della messa il vicario generale, don Angelo Magnano, ha espresso, a nome di tutti, il “grazie” a mons. Marino per il suo amore alla diocesi e la sua presenza attiva in tutti gli ambiti della vita ecclesiale e sociale.

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