Mentre il mondo è concentrato sulla questione ucraina, l’aviazione della Turchia – Paese membro della Nato – ha effettuato “l’ennesimo vergognoso bombardamento sul nord dell’Iraq”. A denunciarlo oggi, attraverso i suoi social, è l’ong “Un Ponte Per”, da oltre 30 anni impegnata in interventi di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dalle guerre. “Con il pretesto di colpire le postazioni del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), nei distretti di Makhmour e Sinjar – afferma l’ong – sono state colpite di nuovo aree civili, come il campo per rifugiati di Makhmour, sostenuto dall’Unhcr. Le autorità del Kurdistan iracheno riferiscono di diverse perdite umane. Il Sinjar è il territorio iracheno a maggioranza Ezida, tristemente nota per il genocidio subito da Daesh durante l’occupazione, diretto per lo più sulla popolazione civile e disarmata. Contestualmente è stata colpita dall’aviazione turca anche una centrale elettrica in Nord Est Siria, almeno 4 le vittime accertate”. “Un Ponte Per” condanna “fermamente – ancora una volta – gli attacchi militari turchi su aree densamente popolate da civili: questi territori avrebbero bisogno di ricostruire le macerie, certo non di ulteriore morte e distruzione” e chiede al “Governo italiano e a quelli dell’Ue iniziative immediate e concrete su Ankara per far cessare immediatamente queste azioni di guerra. La Comunità internazionale – conclude l’ong – dovrebbe smettere di voltare lo sguardo di fronte ad attacchi diretti verso Paesi sovrani”.