Oscar degli sport: in lizza anche “Jucà Pe Cagnà”, programma di responsabilità sociale promosso nel rione Sanità di Napoli

(Foto Laureus for sport)

La vittoria del Campionato europeo, la seconda dopo quella del 1968, è valsa alla Nazionale italiana di calcio di Roberto Mancini la nomination nella categoria “Team of the Year Award” (Squadra dell’anno) dei Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport. A questa prestigiosa candidatura si aggiunge anche quella di “Jucà Pe Cagnà”, programma di responsabilità sociale promosso nel rione Sanità di Napoli dalla Fondazione Laureus Sport for Good Italia, in lizza nella categoria “Laureus Sport for Good Award”. Proprio oggi, infatti, sono stati annunciati ufficialmente tutti i nomi dei candidati, selezionati in seguito alle votazioni effettuate da oltre 1.300 giornalisti di tutto il mondo. I vincitori dei Laureus World Sports Awards saranno annunciati ad aprile, nel corso di una cerimonia virtuale, al termine delle votazioni della Laureus World Sports Academy, la giuria per eccellenza composta da 71 leggende dello sport. Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale italiana, ha così commentato: “L’Italia ha vinto l’ultima volta questo premio dopo la vittoria della Coppa del mondo del 2006. Quella è stata una giornata importante per il calcio italiano, ma credo che quello che abbiamo ottenuto l’anno scorso sia stato ancora più importante per tanti motivi. Il calcio italiano non attraversava un buon periodo, dopo la mancata qualificazione alla Coppa del mondo del 2018, e il nostro Paese soffriva di molti problemi causati dalla pandemia da Covid. Ma la Nazionale è stata il simbolo di un Paese che nei momenti difficili ha sempre saputo rialzarsi. Grazie Laureus per averlo capito”. In nomination, nella categoria “Laureus Sport for Good Award”, anche Jucà Pe Cagnà, il programma di responsabilità sociale in cui ai bambini e ai ragazzi viene data la possibilità di praticare l’attività sportiva, lì dove anche le palestre delle scuole sono inagibili. In quell’area Jucà Pe Cagnà rappresenta quindi l’unico spazio in cui sia possibile praticare lo sport fuori dal controllo della camorra. In questa zona i servizi per i giovani scarseggiano un po’ ovunque e il tasso di abbandono della scuola è tra i più alti d’Italia. Nel rione Sanità lo sport, quindi, è diventato uno strumento per opporsi a questa situazione e il centro Jucà Pe Cagnà offre la concreta possibilità ai giovani di avere uno spazio sicuro a disposizione in cui scoprire e coltivare il proprio talento. Tra gli sport e le attività praticate figurano karate, ginnastica, ping pong, padel, zumba e samba. Soddisfatta Daria Braga, direttrice della Fondazione Laureus Sport for Good Italia: “Lo sport è indubbiamente un motore di grandi emozioni, ma sempre di più viene riconosciuto come elemento centrale per lo sviluppo sociale delle comunità e degli individui. Ed è proprio su questi aspetti che si svolge il lavoro di Fondazione Laureus. Le fragilità sono ovunque e questa pandemia le ha fatte emergere in maniera netta. Ma laddove i bambini e le bambine hanno minori fattori protettivi, dovuti al contesto sociale e familiare, è ancora più importante esserci. Noi siamo nelle periferie un po’ di tutta Italia, per occuparci di queste fragilità e per dare, attraverso lo sport, gli strumenti di fiducia in se stessi, consapevolezza delle proprie possibilità, di capacità di fare squadra, saper perdere e saper vincere, affinché anche chi è meno solido possa affrontare con maggiori protezioni il suo domani. Jucà Pe Cagnà, che poi è la ‘napoletanizzazione’ dell’espressione inglese ‘Play for Change’, ha già nel suo nome l’essenza del prezioso lavoro che viene svolto in un quartiere tanto difficile come il rione Sanità. Un luogo aperto a tutti, un nuovo riferimento, dove poter praticare sport, sviluppare attività educative e ricreative, in un ambiente dinamico e positivo, così da stimolare il desiderio di una vita diversa dai dettami della camorra e dei contesti di malavita”.

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