Alitalia/Ita: mons. Ruzza (Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina), “urgente tutelare i lavoratori e promuovere soluzioni alternative e innovative di occupazione”

foto SIR/Marco Calvarese

“In merito alla questione Alitalia/Ita, che riguarda migliaia di persone, abitanti nel territorio della diocesi di Porto-Santa Rufina, oltre che nella città metropolitana di Roma e in una buona parte della regione Lazio, coinvolte nella vicenda e in genere nelle attività dello scalo, desidero manifestare la mia vicinanza a tutti coloro che vivono in queste ore una situazione di disagio e preoccupazione”. Lo dichiara mons. Gianrico Ruzza, vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e amministratore apostolico di Porto-Santa Rufina.
“La Chiesa non intende dare suggerimenti di politica industriale o sulle scelte del trasporto aereo, né è suo compito offrire valutazioni sulle scelte politiche e aziendali, anche se appare evidente la gravità della situazione che stiamo vivendo che impone ai lavoratori di pagare un prezzo molto elevato. A questo si aggiungono l’angoscia dell’incertezza e la paura di rimanere senza occupazione o subire una significativa riduzione di reddito”, osserva il presule.
“Credo sia necessario sottolineare quanto sia urgente tutelare i lavoratori e promuovere soluzioni alternative e/o innovative di occupazione, accrescere l’aggiornamento e la formazione e sostenere eventuali iniziative di autoimpiego”, la proposta del vescovo, che si augura che “alle parole seguano i fatti”. “Così come posso augurarmi – aggiunge – che siano attuati gli strumenti legati agli ammortizzatori sociali per Mons. Ruzza conclude rinnovando “l’auspicio che le istituzioni e gli enti responsabili assumano iniziative coraggiose e necessarie per non lasciare sole le persone e per accompagnarle a ritrovare una situazione di serenità economica e sociale”.

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