49ª Settimana sociale: card. Bassetti, “una sorta di prova generale del cammino sinodale”. “Buone pratiche dicono che c’è un bene sommerso da portare allo scoperto”

“La Settimana sociale di Taranto si inserisce nel cammino sinodale della Chiesa italiana. È una sorta di prova generale. Non ci aspettiamo un semplice convegno, dove chiamare i migliori a parlare. Desideriamo ascoltare le nostre comunità, le diocesi, le parrocchie, le associazioni, i movimenti, i gruppi per sintonizzarci tutti sulla via aperta dal magistero di Papa Francesco”. Lo ha spiegato il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel suo saluto all’incontro organizzato per oggi pomeriggio dalla Pastorale sociale diocesana.
“La Laudato sì’ e la Fratelli tutti sono come due lampade che illuminano il cammino”, ha proseguito il porporato, evidenziando che “nella Settimana sociale verrà assegnato un ruolo speciale ai giovani: ritengo che sia una profezia nel nostro tempo”. “I giovani – ha aggiunto – sono troppo spesso oggetto di attenzione e di preoccupazione, mentre dovremmo guardarlo con occhi nuovi. La loro fantasia e il loro entusiasmo ci possono aiutare a camminare in modo nuovo, evitando di prendere scorciatoie o di sapere in partenza che cosa sia necessario fare”.
Per Bassetti, “le prove generali del cammino sinodale vedono un momento importante nella raccolta delle buone pratiche”. “Talvolta – ha osservato – rischiamo di piangerci addosso e guardiamo solo ai problemi che sembrano schiacciare le famiglie e le persone. Non li vogliamo nascondere, ma non possiamo cadere nella tentazione di pensare che, come uomini e come discepoli di Cristo, non siamo più capaci di bellezza”. “Se ci guardiamo attorno – l’invito del cardinale – ci accorgiamo che il bene ha la sua forza. Ci sono imprenditori che sanno coniugare il lavoro e la cura per l’ambiente. Ci sono lavoratori valorizzati nella loro attività quotidiana e che si appassionano per quello che fanno”. E poi “ci sono persone che hanno smesso di definirsi consumatori in nome di scelte più oculate di acquisto verso prodotti sostenibili. Ci sono parrocchie e oratori che sono punti di riferimento educativo per le tematiche ambientali. Ci sono scuole che formano alla cultura ecologica. Ci sono gruppi di persone che hanno fatto della Laudato sì’ la loro bussola di orientamento nella vita”. Tanti gli esempi citati dal presidente della Cei per testimoniare che “c’è un bene sommerso che occorre portare allo scoperto. Dio continua a stupirci con l’azione del suo Spirito e a noi tocca il compito di rendere grazie”.

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