Germania: Welskop-Deffaa (Caritas), bene la “coalizione semaforo” sui temi sociali. Perplessità sul fine vita

Eva Maria Welskop-Deffaa (foto Caritas Germania)

“La coalizione del semaforo” – tra Socialdemocratici (Spd), Verdi e Liberaldemocratici (Fdp) – “ha grandi progetti in campo sociale”. L’accordo di coalizione che governerà la Germania, definito in queste ore, “chiarisce dove sono i problemi più urgenti e che il nuovo governo vuole lavorare per contrastare le divisioni sociali”: lo ha affermato la presidente della Caritas, Eva Maria Welskop-Deffaa, sull’accordo di coalizione per guidare l’attuale legislatura. Con misure come il sussidio per i costi di riscaldamento per le famiglie a basso reddito e l’istituzione di una squadra di crisi per la pandemia, la coalizione “crea spazio per i suoi principali progetti di riforma nell’assistenza, nel mercato del lavoro e nelle politiche familiari”, contro l’eredità della povertà, per opportunità educative per tutti. Per la Caritas “è positivo che le persone particolarmente vulnerabili siano considerate” (persone che ricevono benefici sociali, persone indebitate, persone con disabilità, migranti nei campi per rifugiati alle porte dell’Europa). La Caritas tedesca saluta espressamente il rafforzamento dell’assistenza domiciliare e l’ulteriore riduzione dell’onere finanziario per i bisognosi di cure ospedaliere, l’abolizione delle sanzioni speciali per i giovani nei servizi di sicurezza di base.
Inoltre viene apprezzato il rafforzamento dei programmi di ammissione umanitaria e di reinsediamento per i rifugiati particolarmente bisognosi di protezione Per Welskop-Deffaa, “i partiti del nuovo governo federale mettono la protezione del clima e la digitalizzazione al servizio della giustizia sociale. Sosteniamo con forza questo cambio di prospettiva”. Ma la presidente della Caritas ha anche espresso delle perplessità per le barriere etiche in materia di protezione della vita che non sono sufficientemente visibili: “;i auguriamo che all’inizio e alla fine della vita la tutela della vita umana e della dignità umana abbia la massima priorità anche nella nuova legislatura”.

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