Ucraina: incontro del card. Zuppi con Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets. Al centro dei colloqui, i bambini deportati dalle zone occupate

Missione di pace del card. Zuppi (Foto Rkc.org.ua)

Ieri, il card. Matteo Zuppi, in missione vaticana di pace in Ucraina, ha incontrato il Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets. All’incontro era presente il nunzio apostolico a Kiev mons. Visvaldas Kulbokas e il tema principale della conversazione che ha avuto luogo presso il Centro per la protezione dei diritti dei bambini, è stato il ritorno dei bambini e dei prigionieri civili deportati in Russia. È quanto ha annunciato il commissario Lubinets sulla sua pagina Facebook e la notizia è stata rilanciata oggi dalla Conferenza episcopale ucraina. Nel corso del colloquio, il commissario ha presentato al card. Zuppi un rapporto speciale sulla violazione dei diritti dei bambini ucraini nei territori temporaneamente occupati e in Russia, e materiale informativo sulle violazioni dei diritti umani in Ucraina a seguito dell’attacco armato su vasta scala della Federazione Russa. Ha detto che ogni bambino ucraino che è in Ucraina e che è stato costretto a fuggire all’estero, ha riportato le conseguenze della guerra. Inoltre, la Russia sta deportando in massa i bambini ucraini dai territori temporaneamente occupati. “Non sappiamo il numero esatto o dove si trovano”, ha detto il commissario secondo quanto si legge sul sito della chiesa cattolica latina, sottolineando l’impegno a riportare i bambini a casa. Si tratta cioè di “ottenere tutte le informazioni sui bambini ucraini, il numero, cosa sta loro accadendo e come possono essere rimpatriati”. Sui dettagli però della conversazione e sui “vari meccanismi” non sono state date ulteriori informazioni.

Kiev, missione di pace del card. Zuppi (Foto rkc.org.ua)

Il Commissario ha richiamato l’attenzione dei rappresentanti della delegazione anche sulla questione del ritorno dei civili ostaggi detenuti dalla Federazione Russa. Ha fatto notare che non si conosce il numero esatto. Tuttavia, si tratta di decine di migliaia di cittadini ucraini, compresi i sacerdoti. “Sono convinto che questa visita dei rappresentanti vaticani in Ucraina dimostrerà ancora una volta chi è l’aggressore e chi la vittima. Dopotutto, stiamo combattendo sulla nostra terra, per la nostra gente, per l’integrità territoriale e vinceremo sicuramente!”, ha osservato Lubinets. “Sono molto grato per l’incontro, perché ha aiutato molto a capire il dolore dei bambini più deboli. Faremo tutto il possibile e l’impossibile per risolvere questo problema”, ha detto il card. Zuppi in un commento rilasciato a Radio Svoboda dopo l’incontro.

Sono 485 i bambini morti dall’inizio della guerra su vasta scala. A rendere nota la cifra è stato il presidente ucraino Zelensky nel suo messaggio quotidiano diffuso nel giorno in cui il mondo celebrava la Giornata mondiale in difesa dei bambini innocenti vittime di aggressioni. “Questo è un numero che possiamo confermare ufficialmente, conoscendo i dati di ogni bambino”, ha detto il presidente. “Sfortunatamente, il loro numero reale è più alto. Ogni volta che liberiamo la nostra terra dagli occupanti russi, apprendiamo la terribile verità sull’occupazione”. Oltre alle vittime, c’è anche forte preoccupazione per la totale mancanza di informazioni complete sulle centinaia di migliaia di bambini deportati in Russia. “Ad oggi, grazie a vari sforzi, – ha detto Zelensky – è stato possibile riportare 371 bambini dalla deportazione in Ucraina. Nonostante sappiamo con certezza che sono almeno 19.505 i bambini ucraini deportati, e questa è solo una parte di tutti i nostri piccoli uomini e donne ucraini che sono ancora con il nemico”.

 

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