Alluvioni in Emilia Romagna: Anpas Piemonte, in tre settimane impegnati una trentina di volontari. L’ultimo contingente rientrerà il 10 giugno

(Foto: Anpas Piemonte)

Il Comitato regionale del Piemonte di Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) ha inviato in Emilia-Romagna una trentina di volontarie e volontari, suddivisi in tre contingenti settimanali, per portare aiuto alle comunità colpite dall’alluvione. Il terzo contingente rientrerà in Piemonte il 10 giugno. I volontari e le volontarie che hanno partecipato all’emergenza in l’Emilia-Romagna – viene spiegato in una nota – provengono da diverse associazioni aderenti ad Anpas: Croce Verde Torino, Croce Bianca Rivalta, Croce Verde Bricherasio, Croce Bianca Fossano, Croce Bianca Garessio, Volontari del soccorso Villadossola, Volontari del soccorso Santhià, Vapc Volontari assistenza pubblica Ciglianese, Croce Verde Felizzano, Pubblica assistenza Novara soccorso; tra loro anche la Pubblica assistenza Cusio Sud-Ovest di San Maurizio d’Opaglio e i volontari della Protezione civile Città di Asti che hanno messo a disposizione attrezzature come idrovore, motopompe e idropulitrici.

“Liberare le case dal fango – racconta Gabriele Dolce, 41enne da due anni volontario della Croce Bianca Fossano – è stata un’esperienza ovviamente molto pesante dal punto di vista fisico e a livello umano emotivamente forte, fatico ancora a parlarne per la commozione. Nelle case di alcune persone, soprattutto anziane, ci siamo trovati a dover buttare via dei ricordi di una vita, anche piccole cose come delle fotografie, chiedevamo cosa volevano tenere e cosa buttare e vedevamo nei loro occhi una tristezza infinita. Allo stesso tempo quelle persone avrebbero voluto sdebitarsi in qualche modo per l’aiuto che stavamo dando, c’era chi ci faceva il caffè, chi ci dava da bere, chi ci dava del pane. Una settimana vissuta così mi ha fatto crescere di dieci anni”.
Lorenzo Martino, responsabile Protezione civile di Anpas Piemonte, ha voluto esprimere “un ringraziamento alle volontarie e ai volontari e che hanno partecipato all’emergenza alluvione in Emilia Romagna. Sono tutte e tutti adeguatamente formati per svolgere qualificati interventi di protezione civile e di assistenza alla popolazione. Grazie anche alle loro famiglie per il sostegno e alle Associazioni di appartenenza dei volontari che, oltre ad aver messo a disposizione materiali e attrezzature, hanno dovuto rivedere la turnazione dei servizi per garantire la copertura dell’assistenza sanitaria sui territori”.

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