Israele: Moshe Amar Rabbino capo di Gerusalemme condanna i ripetuti attacchi contro i cristiani, “opera di finti timorati di Dio”

(Foto archivio Custodia)

Dura condanna di Shlomo Moshe Amar, rabbino capo di Gerusalemme, dei ripetuti attacchi fisici e verbali perpetrati da giovani ebrei ai danni di sacerdoti e pellegrini cristiani nella città santa. In una nota il rabbino definisce queste persone “finti timorati di Dio, irresponsabili per nulla osservanti della Torah e delle sue vie” e ribadisce che “questi comportamenti, questi attacchi sono severamente vietati. Non ci è permesso denigrare alcuna persona che è stata creata a immagine di Dio. Oltre all’ovvia proibizione, – sottolinea il Rabbino – anche la profanazione del nome di Dio è un peccato grave e non rientra nel costume ebraico. Spetta anche ai giovani comportarsi in modo rispettoso e onorevole”. Il fenomeno delle aggressioni e delle violenze contro luoghi e simboli cristiani era stato condannato, durante la Messa di Pasqua, anche dal patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa che aveva evidenziato come “anche a livello religioso il sospetto, gli stereotipi e i pregiudizi sembrano avere la voce più potente, in questo momento”

 

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