Papa Francesco: Giornata Creato, “la nostra Chiesa sinodale dev’essere fonte di vita per la casa comune e per tutti coloro che vi abitano”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Quest’anno, la chiusura del Tempo del Creato, il 4 ottobre, festa di San Francesco, coinciderà con l’apertura del Sinodo sulla sinodalità. Come i fiumi che sono alimentati da mille minuscoli ruscelli e torrenti più grandi, il processo sinodale iniziato nell’ottobre 2021 invita tutte le componenti, a livello personale e comunitario, a convergere in un fiume maestoso di riflessione e rinnovamento. Tutto il popolo di Dio viene accolto in un coinvolgente cammino di dialogo e conversione sinodale”. Lo evidenzia Papa Francesco, nel Messaggio in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, che si celebra il 1° settembre 2023, ricordando che “un’altra prospettiva parallela è specifica dell’impegno della Chiesa cattolica per la sinodalità”.
“Allo stesso modo – prosegue il Pontefice -, come un bacino fluviale con i suoi tanti affluenti grandi e piccoli, la Chiesa è una comunione di innumerevoli Chiese locali, comunità religiose e associazioni che si alimentano della stessa acqua. Ogni sorgente aggiunge il suo contributo unico e insostituibile, finché tutte confluiscono nel vasto oceano dell’amore misericordioso di Dio. Come un fiume è fonte di vita per l’ambiente che lo circonda, così la nostra Chiesa sinodale dev’essere fonte di vita per la casa comune e per tutti coloro che vi abitano. E come un fiume dà vita a ogni sorta di specie animale e vegetale, così una Chiesa sinodale deve dare vita seminando giustizia e pace in ogni luogo che raggiunge”.
Il Santo Padre ritorna con la mente al viaggio in Canada nel luglio 2022: “Ho ricordato il Mare di Galilea dove Gesù ha guarito e consolato tanta gente, e dove ha proclamato ‘una rivoluzione d’amore’. Ho appreso che il Lago Sant’Anna è anche un luogo di guarigione, consolazione e amore, un luogo che ‘ci ricorda che la fraternità è vera se unisce i distanti, che il messaggio di unità che il Cielo invia in terra non teme le differenze e ci invita alla comunione, alla comunione delle differenze, per ripartire insieme, perché tutti – tutti! – siamo pellegrini in cammino’”.
Francesco conclude il suo messaggio con un invito: “In questo Tempo del Creato, come seguaci di Cristo nel nostro comune cammino sinodale, viviamo, lavoriamo e preghiamo perché la nostra casa comune abbondi nuovamente di vita. Lo Spirito Santo aleggi ancora sulle acque e ci guidi a ‘rinnovare la faccia della terra’ (cfr Sal 104,30)”.

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