Intelligenza artificiale: Von der Leyen (Ue), “nessuno dovrebbe essere licenziato da un algoritmo”. Poi visita in Emilia-Romagna

“In un mondo in rapida evoluzione, dobbiamo continuare a fornire protezione mentre premiamo le performance. Questo lavoro è particolarmente impegnativo nei nuovi settori in cui la tecnologia sta cambiando radicalmente le regole del gioco”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, intervenendo al congresso della Confederazione europea dei sindacati (Ces) a Berlino, prima di recarsi in Italia in visita ai luoghi dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione. “L’intelligenza artificiale può migliorare in modo massiccio la produttività dei lavoratori e delle aziende in generale. Ma abbiamo anche visto aziende che utilizzano l’Ia per “assumere e licenziare” i propri dipendenti. Circa un quarto delle aziende europee sta pianificando di utilizzare strumenti di Ia per supportare i processi di assunzione, e gli stessi strumenti possono essere utilizzati anche per il licenziamento automatico”, ha aggiunto. “Nessuno dovrebbe essere licenziato da un algoritmo. La risposta alle sfide che l’Ia solleva è innanzitutto un principio. Si chiama ‘uomo al comando’”. Sull’impatto delle nuove tecnologie sul mercato del lavoro Von der Leyen ribadisce: “gli algoritmi stanno cambiando il lavoro, oltre le piattaforme digitali. Quindi stiamo tenendo d’occhio la potenziale necessità di regolamentare l’uso degli algoritmi nel più ampio mondo del lavoro”. Infine sull’aggiornamento delle competenze, “entro il 2030, vogliamo che almeno il 60% degli adulti segua una formazione ogni anno. Abbiamo dichiarato il 2023 Anno delle competenze e abbiamo lanciato il Patto per le competenze”, conclude.

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