Germania: chiuso il “cammino sinodale” della Chiesa cattolica. Mons. Bätzing (Dbk), “pietra miliare importante sulla via verso una Chiesa veramente sinodale”

La quinta e ultima assemblea plenaria del “cammino sinodale” della Chiesa cattolica in Germania, si è conclusa sabato, a Francoforte, dopo tre giorni di intensi dibattiti e votazioni su vari testi di riforma pastorale e ecclesiale. La possibilità dell’astensione nel voto, usata da diversi vescovi della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), ha permesso più volte che venissero accettate proposte anche controverse, come sui temi della diversità di genere o sulla partecipazione futura delle donne nei ruoli della Chiesa, con la richiesta del diaconato femminile. Alle votazioni hanno partecipato 210 membri sinodali ed erano presenti anche una ventina di osservatori internazionali. Tra i risultati dell’Assemblea, ci sono la richiesta al Papa di riconsiderare il celibato obbligatorio per i sacerdoti; in ambito di Dbk, la possibilità che anche uomini e donne non consacrati possa predicare nelle funzioni cattoliche; la possibilità che le coppie dello stesso sesso possano ricevere benedizioni, oltre a una richiesta di maggior rispetto per le persone transessuali. L’Assemblea ha votato un duro inasprimento delle norme contro gli autori di abusi sessuali. L’ultimo testo approvato è stato il voto per l’apertura del diaconato alle donne in tutta la Chiesa cattolica e in prima lettura è stato adottato un testo sull’abuso dell’autorità spirituale contro le donne. La celebrazione eucaristica conclusiva del Cammino Sinodale, nella cattedrale Bartholomäus di Francoforte è stata presieduta dal presidente della Dbk, mons. Georg Bätzing con il nunzio apostolico in Germania, mons. Nikola Eterovic. Bätzing ha riconosciuto la dimensione spirituale del cammino sinodale all’inizio della messa: “Tre anni fa abbiamo aperto qui la prima assemblea sinodale con una celebrazione eucaristica. Da allora, la santa messa è stata al centro di ogni nostro incontro. Dietro e davanti a noi ci sono la partenza, la sosta come punto di sosta e ora una pietra miliare importante sulla via verso una chiesa veramente sinodale. È stata la volontà di tutti e la ricerca sempre nuova di trovarci e unirci nella più grande responsabilità comune in cui ci pone lo Spirito di nostro Signore”.

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