Economia: Ue e Bce, confronto con le parti sociali. Shock e inflazione, mostrata capacità di ripresa. Lynch (sindacati), “i salari sono crollati”

“L’economia dell’Ue ha recentemente sopportato molteplici shock, dalla pandemia all’impatto della guerra della Russia contro l’Ucraina, dimostrando una notevole capacità di ripresa”. Lo ha dichiarato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, dopo un incontro tra la presidenza del Consiglio, la Banca centrale europea e la Commissione Ue con le parti sociali Ue sugli sviluppi della situazione economica. “Dobbiamo mantenere la rotta delle riforme e degli investimenti, affrontare la carenza di competenze e promuovere un’occupazione di alta qualità, ridurre la burocrazia per creare un ambiente imprenditoriale più agile che consenta alle imprese di prosperare, soprattutto a quelle più piccole, e assicurarci che abbiano accesso a fonti di finanziamento diversificate attraverso mercati dei capitali europei profondi e integrati”, ha aggiunto. Anche Elisabeth Svantesson, ministra delle Finanze della Svezia, di turno alla presidenza dell’Ue, è intervenuta: “Se da un lato dobbiamo affrontare le sfide del presente, dall’altro dobbiamo garantire la competitività e la produttività a lungo termine dell’economia europea. Le imprese e i lavoratori sono la spina dorsale dell’economia”. Mentre, il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, ha ribadito: “Dobbiamo continuare a coordinare strettamente le politiche economiche in questi momenti eccezionali per garantire la crescita e ridurre l’inflazione. In questo contesto, la discussione sulla competitività e sulle sfide future è stata particolarmente appropriata alla luce delle nostre esigenze di investimento. Questo sottolinea ancora una volta l’urgenza di accelerare gli sforzi per completare l’Unione dei mercati dei capitali”. Per la segretaria generale della Confederazione Ue dei Sindacati (Ces), Esther Lynch, “i salari reali sono crollati mentre le quote di profitto e i dividendi sono aumentati. La risposta dell’Ue all’inflazione dovrebbe riflettere il fatto che i lavoratori sono le prime vittime dell’inflazione e non la sua causa”.

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