Ucraina: Lucca, l’impegno della diocesi per i profughi e per le azioni umanitarie a sostegno della popolazione colpita dalla guerra

Mentre il mondo intero resta con il fiato sospeso sulle sorti del negoziato tra Ucraina e Russia, la solidarietà delle nostre comunità non si è fatta attendere e la risposta ai primi appelli di aiuto è stata rapida e generosa. In questa fase, si legge in una nota diffusa nella tarda serata di ieri, “l’arcidiocesi di Lucca, soprattutto attraverso l’ufficio pastorale Caritas, è in stretto contatto con Caritas Italiana, che promuove e coordina il sostegno alle attività di Caritas Ucraina e delle Caritas dei paesi limitrofi, Polonia, Moldova e Romania”.
Per quanto riguarda la questione accoglienza, “in queste ore stanno cominciando ad arrivare anche in territorio italiano alcuni dei tantissimi profughi in fuga dal conflitto. Per far fronte a un numero di persone che ad oggi ancora non siamo in grado di quantificare, Caritas diocesana invita fin d’ora a segnalare la disponibilità di case e appartamenti da parte di parrocchie e privati”. Per farlo basterà scrivere una mail a caritas@diocesilucca.it o telefonare al numero 0583 430939 (da lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 17).
Già nell’immediato, come annunciato dall’arcivescovo Paolo Giulietti durante la veglia di preghiera in cattedrale nella serata di lunedì 28 febbraio, “anche la diocesi mette a disposizione per l’accoglienza alcuni suoi spazi del territorio”. Inoltre, sempre durante la veglia, “è stata effettuata una raccolta offerte che saranno destinate proprio alle esigenze dei profughi in arrivo”.
Intanto, in diverse zone della provincia di Lucca sono stati attivati dei punti di raccolta di beni necessari a rispondere ai bisogni più urgenti dei profughi di guerra: generi alimentari a lunga conservazione, kit medico-sanitari (prodotti di primo soccorso come garze, acqua ossigenata, Betadine), coperte e calze per il freddo. Alcuni dei soggetti e delle associazioni, che hanno promosso o gestiscono la raccolta, riferiscono che la risposta è stata talmente generosa che in qualche caso i magazzini sono già pieni e non più in grado al momento di ricevere ulteriore merce.
L’indicazione che la Caritas diocesana di Lucca ha da Caritas Italiana è quella di prediligere lo strumento della raccolta fondi per far arrivare gli aiuti più rapidamente ed evitare i rallentamenti legati allo stoccaggio e al trasporto delle merci. Poi, su alcuni prodotti specifici, difficilmente reperibili in loco, saranno avviate campagne di raccolta mirate. A ogni modo, anche sul tema delle raccolte la situazione è in rapida evoluzione e Caritas conta di fornire ulteriori aggiornamenti già a partire dalle prossime ore e giorni.
È possibile fare un’offerta a Caritas diocesana sia per sostenere l’aiuto umanitario che per le eventuali necessità che dovessero emergere per una degna accoglienza.

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