Ucraina: Caritas Ungheria sul confine per accogliere i rifugiati. 100 persone ogni due ore. “Vengono qui mamme e nonne con tanti bambini”

(Foto Caritas Ungheria)

Caritas Ungheria, in collaborazione con Caritas diocesana di Nyíregyházi e Caritas diocesana di Debrecen-Nyíregyháza, sta affrontando il dramma dei rifugiati provenienti dall’Ucraina. “Svolgiamo servizio al valico di frontiera Barabás-Mezőkaszony. Gli ucraini e gli ucraini-ungheresi vengono qui dalla stazione di confine. Possono riposarsi in un luogo caldo fino a quando i parenti non vengono a prenderli o raggiungono una stazione di accoglienza, da dove vengono indirizzati agli alloggi”.

(Foto Caritas Ungheria)

Il racconto dei volontari è drammatico: “vengono da noi mamme e nonne ucraine con tanti bambini, inoltre ci sono molti studenti universitari africani e indiani, dei quali dobbiamo aiutare il transito. Cerchiamo di soddisfare i nuovi arrivati (acqua, panini, tè). Li trasporteremo anche nei luoghi richiesti: stazioni ferroviarie, insediamenti più grandi. Alcuni di loro hanno bisogno di riposo, possono dormire, avere cibo e aiuto logistico. Cerchiamo anche di raggiungere i loro parenti, che sono rimasti in Ucraina”.
“La gente arriva dal confine a ondate, ci sono almeno 100 persone ogni due ore. Giochiamo con i bambini, i più piccoli potrebbero anche non capire il motivo del viaggio, come se andassero da qualche parte. Nei primi due giorni abbiamo avuto circa 5.000 rifugiati alla base. Abbiamo anche un sacerdote qui, che può aiutare anche psicologicamente le persone e il nostro personale”. La Base Caritas sul confine lavora con 13-15 operatori e molti volontari. “Serve cibo durevole. Ci stiamo preparando per una presenza lunghissima. C’è anche l’imminenza di un disastro umanitario nella parte della Transcarpazia vicino al confine con l’Ungheria”.

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