Ucraina: vescovi del Paraguay aderiscono a giornata del 2 marzo indetta dal Papa. “Si uniscano credenti e non credenti”

“Il mondo intero sta assistendo alle atrocità generate dalla guerra. Siamo profondamente feriti dalla morte violenta, dall’angoscia e dall’incertezza che circondano molte famiglie ucraine e russe”. Lo scrive, in un comunicato, la Conferenza episcopale del Paraguay, aderendo alla giornata di preghiera e digiuno indetta dal Papa per mercoledì 2 marzo.
“È triste – si legge nella nota – vedere così tante persone innocenti, comprese madri, padri, figli e nonni che sono disperati e non sanno cosa fare o dove andare. Ci provoca un profondo dolore vedere intere popolazioni che devono lasciare le loro terre e fuggire, in preda al panico, dal confronto armato, che si può evitare con il dialogo”.
In questo contesto, “ci uniamo all’appello rivolto da Papa Francesco, affinché i credenti e i non credenti del nostro Paese si uniscano nella preghiera, ciascuno nella propria situazione, per la pace e per la cessazione del conflitto armato scatenato tra due paesi fratelli, Russia e Ucraina. Chiediamo pace e tranquillità per tutti, e in particolare per i più vulnerabili: famiglie, bambini e anziani che si trovano nella zona del conflitto”.

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