Criminalità: Libera e Lavialibera, “nel periodo pandemico +24% per le segnalazioni sospette, 3.919 interdittive antimafia, +33% rispetto al biennio 2018/2019”

(Foto: Libera e Lavialibera)

Non c’è solo il Covid a preoccupare: c’è una nuova variante, silenziosa, che in questi due anni sta infettando il tessuto economico e sociale del Paese. È la variante “criminalità”. Libera e Lavialibera presentano il dossier “La tempesta perfetta 2022. La variante Criminalità” nel quale sono stati elaborati dati e analisi delle Forze dell’Ordine, del ministero dell’Interno e degli studi e rapporti sul riciclaggio della Banca d’Italia. Sono stati elaborati i dati relativi ad alcuni reati spia (interdittive, segnalazioni sospette dell’Uif, reati di usura, di estorsione e riciclaggio denaro, delitti informatici e truffe e frodi informatiche) ovvero di quelle condotte che riflettono in sé il pericolo di infiltrazione mafiosa, mettendo a confronto i dati complessivi del biennio pre-pandemico 2018/19 con il biennio 2020/21 caratterizzato dall’emergenza. In base al rialzo legato diffondersi della variante “criminalità” sono state posizionate le regioni in zona rossa (massimo rischio dove si è registrato un incremento percentuale tra il 26-100%), zona arancione (alto rischio dove si è registrato un incremento percentuale tra il 11-25%), zona gialla (rischio moderato dove si è registrato un incremento percentuale tra il 1-10%) e zona bianca (rischio basso dove si è registrato un calo di percentuale). Quello che emerge è un Paese a macchia di leopardo, prevalentemente in zona rossa per il numero di interdittive, reati sul web e segnalazioni sospette. Nel biennio pandemico 2020/2021 le segnalazioni sospette complessivamente hanno raggiunto la cifra di 252.711 con un incremento del 24% rispetto al biennio pre-pandemico 2018/2019. Sono sette le regioni in zona rossa (Sicilia, Calabria, Puglia, Lazio, Sardegna, Basilicata, Trentino Alto Adige). Sono ben 3.919 nel periodo pandemico il numero di interdittive antimafia emesse dalle prefetture nei confronti di aziende controllate o condizionate dalle organizzazioni criminali. Dal 1° gennaio 2020 al 31 ottobre 2021 si è viaggiato alla media di 178 interdittive al mese con un incremento percentuale del 33% rispetto al biennio 2018/2019. Ben 15 regioni in zona rossa con situazioni record in Sardegna (+600%), Veneto (+471%), Trentino Alto Adige (+300) e Toscana (+170%). In termini assoluti il maggior numero di interdittive riguarda la Campania (929 nel biennio pandemico). L’analisi dei dati rileva anche un boom di incremento dei delitti informatici durante il biennio della pandemia (+39%) con ben 14 regioni in zona rossa.
L’incremento della variante criminalità nel 2021 è pari al 13%. I maggior incrementi vengono segnalati in Basilicata (+500%) e Friuli Venezia Giulia (+133%) e Puglia e Lazio (+32%). L’analisi dei dati mostra la diminuzione più rilevante per il reato di riciclaggio e impiego di denaro, con il dato in calo del -20%. Calano i reati di estorsione del 4% durante i due anni di pandemia rispetto al biennio precedente. Sul fronte della droga, secondo i dati elaborati per Libera dall’Agenzia delle Dogane nel biennio 2020/21 sono stati sequestrati complessivamente 39.911,03 kg/lt di stupefacenti +241% rispetto al 2018/19.

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