Ucraina: diocesi Spoleto-Norcia, monasteri, case religiose, strutture Caritas a disposizione dei rifugiati

La comunità ucraina che vive a Spoleto si è riunita ieri, come tutti i giorni festivi, per la messa in rito bizantino nella basilica di S. Ponziano presieduta da don Vasyl Hushuvatyy, sacerdote cattolico ucraino che segue spiritualmente i suoi connazionali in Umbria. Alla messa hanno partecipato anche l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, e il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, accompagnati da alcuni fedeli spoletini e da rappresentanti del Consiglio comunale: tutti hanno espresso vicinanza e solidarietà “ai fratelli e alle sorelle” dell’Ucraina (Paese attaccato militarmente dalla Russia) e si sono uniti alla preghiera.  A Spoleto vivono circa 800 ucraini, in Umbria circa 5.000. “Pensiamo alle vostre famiglie in Ucraina e a tutto il popolo di quel Paese aggredito con una violenza folle che non trova giustificazione a nessun livello. È un momento triste, è un momento di guerra nel quale la forza delle armi sembra avere il sopravvento sulla forza della ragione”, ha detto mons. Boccardo. “Anche noi – ha aggiunto – vogliamo usare le armi. Ne abbiamo due a nostra disposizione. La prima è quella della solidarietà. Non siete da soli. Da parte nostra quello che è possibile lo vogliamo fare, anzitutto esprimendo la vicinanza, il sostegno e l’aiuto anche materiale. Monasteri, case religiose, strutture della diocesi e della Caritas metteranno a disposizione degli alloggi per i vostri familiari o per altri cittadini dell’Ucraina che vengono a cecare qui pace, libertà e pane. Le nostre case sono aperte”. La seconda arma è quella della preghiera: “Vogliamo chiedere al Signore di illuminare le menti dei governanti, degli aggressori, che sono omicidi, e di tutto coloro che rivestono responsabilità per le sorti dei popoli. Con delicatezza e con discrezione vorremmo che tutto il popolo ucraino possa sentire questa nostra carezza di vicinanza e solidarietà. S. Ponziano, la cui reliquia è qui con noi, è patrono di Spoleto e voi siete spoletini a pieno titolo: dunque, lo imploriamo con voi e per voi”. Solidarietà è arrivata anche dal sindaco Sisti: “Voi ucraini che vivete a Spoleto siete nostri fratelli e cittadini, ci stringiamo a voi con grande disponibilità. Come comunità politica e civile, e Spoleto è da sempre città aperta all’accoglienza, siamo a disposizione – in collaborazione con la diocesi – per compiere qualsiasi atto che dia conforto alla comunità ucraina”. Don Hushuvatyy ha ringraziato vescovo e sindaco: “La vostra presenza è un dono di pace, di tranquillità, di serenità. Anche la vostra voce è preziosa per fermare la guerra”.  Mercoledì 2 marzo, in risposta all’appello del Papa tutte le comunità parrocchiali della diocesi di Spoleto-Norcia terranno una speciale “ora di preghiera per la pace”. Domenica 6 marzo è prevista una Fiaccolata per la pace a Norcia.

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