Ucraina: telefonata ieri sera tra Patriarca ecumenico e Zelensky. Bartolomeo, “grazie presidente per il suo coraggio”

La diplomazia delle fedi non cessa di lavorare per la pace. Ieri sera il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, e il patriarca ecumenico Bartolomeo I hanno avuto un colloquio telefonico. La notizia è stata annunciata sia dal presidente ucraino sia dal presidente ucraino tramite un tweet sia dal Patriarcato ecumenico. “Il presidente – si legge in una nota del Fanar – ha descritto la situazione nel suo Paese dopo l’invasione militare della Federazione Russa. Ha espresso la sua gratitudine per le manifestazioni di sostegno da parte del Patriarcato ecumenico nei confronti della sua travagliata nazione, implorandolo di intensificare le Sue preghiere per la lotta del popolo ucraino per la protezione della sua libertà e dell’integrità territoriale della sua patria”. Il patriarca Bartolomeo ha assicurato al presidente Zelensky “la solidarietà della Madre Chiesa e le continue preghiere affinché il fuoco ostile possa cessare e il conflitto militare possa cessare immediatamente. Si è congratulato con il presidente per il suo vigoroso spirito combattivo, nonché per l’ispirazione e il sostegno che fornisce al popolo ucraino con il suo atteggiamento coraggioso”. Il patriarca ha quindi assicurato la sua preghiera per “la forza e la resistenza” del popolo ucraino “affinché la pace possa prevalere rapidamente in Ucraina, il cui popolo – come tanti altri popoli – ha ricevuto la fede ortodossa dalla Chiesa di Costantinopoli”. “Grazie per la calorosa conversazione, Sua Santità Bartolomeo”, ha scritto Zelensky su Twitter. “Le sue parole sono come mani che ci sorreggono in questo momento difficile. Gli ucraini sentono il sostegno spirituale e la forza delle vostre preghiere. Speriamo in una pace al più presto”.

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