Terremoto Haiti: Avsi (ong), dopo 30 giorni ancora in emergenza per mancanza di acqua. Appello per la ricostruzione

(Foto AFP/SIR)

A un mese dal terremoto e il passaggio della tempesta tropicale “Grace” la mancanza di acqua, anche potabile, soprattutto nelle zone rurali, resta una delle emergenze più drammatiche ad Haiti. Lo denuncia oggi l’ong Avsi che sin dai primi momenti si è attivata con la distribuzione di kit igienici e secchi per lo stoccaggio dell’acqua, ma rimane molto complicato approvvigionare soprattutto le comunità più isolate. Il timore, rimarcato dall’ong, è che l’indisponibilità d’acqua possa avere gravi ripercussioni sanitarie, con una rapida diffusione delle malattie, anche infantili. Un’altra “urgenza nell’urgenza”, come viene definita da Fiammetta Cappellini, regional manager di Avsi a Haiti, è la protezione dei bambini. Sono infatti molti i casi di minori rimasti soli o in situazioni di vulnerabilità, che devono essere assistiti e presi in carico da operatori sociali esperti. Flavia Maurello, coordinatrice progetti Avsi Haiti, spiega inoltre che l’ong “sta anche organizzando attività di supporto psicosociale per bambini e giovani, che sono in questo momento tra le fasce più vulnerabili della popolazione. Con queste iniziative si vuole dar loro un luogo sicuro in cui poter esprimere e condividere le proprie esperienze, per aiutarli a superare questo momento e dar loro speranza”. Per questo Avsi ha organizzato degli spazi sicuri per i più piccoli, i Child Friendly Spaces, che ad oggi ospitano 818 bambini supportati da assistenti sociali e psicologi. A preoccupare è anche “la malnutrizione infantile, soprattutto nei bambini sotto i cinque anni, i cui valori dimostrano già dei segni di peggioramento a seguito del terremoto”. Per contrastarla Avsi è intervenuta “con una valutazione della condizione nutrizionale di bambini, donne incinte o in allattamento e con la sensibilizzazione a una corretta igiene nella preparazione del cibo, soprattutto per i bambini”.

A 30 giorni dal sisma l’azione di Avsi non si ferma e rimane accanto alla popolazione perché, aggiunge Cappellini, “la nostra presenza sul terreno diventa la loro speranza. Le persone sono affezionate al nostro staff Avsi, la metà dei nostri colleghi al sud è parte stessa della popolazione, siamo accanto a loro, con loro. In tutti questi anni, al di là delle difficoltà e delle tragedie, siamo riusciti a costruire, le infrastrutture crollano e sono sempre da rifare da capo dopo ogni uragano o terremoto, ma quello che negli anni abbiamo fatto per queste persone rimane, non viene portato via. E noi lo vediamo nei loro occhi”. Avsi è presente ad Haiti dal 1999. Undici anni fa, dopo il terremoto del 2010, ha aiutato 45.000 persone grazie al contributo di migliaia di donatori in Italia e nel mondo. Informazioni: https://www.avsi.org/it/campaign/terremoto-a-haiti-un-aiuto-subito/77/.

 

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