G20 Interfaith Forum: premier Draghi ai leader religiosi riuniti a Bologna, “avete un ruolo fondamentale. Risvegliate le sensibilità assopite dall’indifferenza o dai calcoli di convenienza”

“Il dovere della politica è l’azione, preceduta, guidata dallo studio e dalla riflessione. In questo, voi autorità religiose, avete un ruolo fondamentale. Risvegliate le sensibilità assopite dall’indifferenza o dai calcoli di convenienza. Richiamate la politica all’azione coerente al vostro messaggio”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, concludendo a Bologna il G20 Interfaith Forum. Rivolgendosi ai leader religiosi di tutte le fedi, il premier ha detto: “Nei momenti più tragici della storia recente, avete costruito ponti laddove il terrorismo, la guerra e l’indifferenza avevano eretto barriere. Avete esortato al rispetto delle differenze, al ripudio delle discriminazioni. Avete difeso con coraggio i diritti delle comunità che sono vittime di persecuzione. Le proposte che avete presentato a questo Forum e che il G20 intende esaminare, riaffermano la profondità del vostro impegno e l’importanza della conoscenza e dell’ascolto senza i quali non vi può essere una autentica cultura della diversità e il pieno riconoscimento dei valori che sono alla base della nostra umanità”. Il premier ha espresso la sua personale gratitudine all’incontro interreligiosi che si è svolto a Bologna e che questo evento sia avvenuto nella cornice della Presidenza italiana del G20. “Queste riflessioni non devono essere solo oggetto di dialogo tra teologi ma influenzare i comportamenti degli uomini e delle donne. La celebrazione delle diversità e del dialogo tra culture e religioni è essenziale per la coesistenza civile. Spesso lo capiamo solo quando è tardi, quando scontri e violenza non sono più evitabili. Oggi come nei secoli che ci hanno preceduto. Nel suo passato l’Europa è stata dilaniata dai conflitti religiosi. I leader politici hanno spesso ordinato questi massacri o si sono girati dall’altra parte illudendosi che questo fosse sufficiente per fuggire dalle proprie responsabilità. Ma, in certi momenti della storia, il non agire, il non prendere parte è immorale”.

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