Padre Pino Puglisi: Biagio Conte, “ricordiamo il beato e tutti quelli che hanno dato la vita per il bene di Palermo”

“Carissima e amata Città di Palermo e Provincia, sii sempre prudente e attenta a non dimenticare mai tutti quegli uomini e quelle donne che nella storia e in questi anni hanno contribuito e dato la vita per il Bene di questa Società, nel campo religioso, istituzionale, professionale e dei cittadini: ricordiamo Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Peppino Impastato; tutte le stragi contro le Forze dell’Ordine, i Carabinieri, le scorte e contro il poliziotto Antonio Agostino, ucciso con la moglie e il bambino nel grembo; il giovane Giuseppe Di Matteo, di 15 anni, ucciso atrocemente, sciolto nell’acido, il giovane laureato Aldo Naro ucciso in discoteca”. A parlare è fratel Biagio Conte, fondatore della Missione di Speranza e Carità di Palermo, che si trova da 68 giorni (dal 9 luglio) in penitenza e preghiera, si nutre solo di pane e acqua e talvolta di un po’ di miele.
“Domani ricordiamo un altro brutale delitto, l’uccisione del sacerdote e beato martire padre Pino Puglisi, avvenuto il 15 settembre 1993, che tanto si è donato e ha contribuito al bene della città di Palermo e dell’umanità. Ricordiamo anche tutti quelli che hanno dato la vita in modo spirituale e umanitario: la nostra patrona Santa Rosalia, cittadina palermitana, il nostro compatrono San Benedetto, figlio di schiavi, San Giacomo Cusmano, che ha realizzato le mense per i poveri e la beata Pina Suriano.
Dopo aver citato “altre figure che hanno contribuito al bene” di Palermo, fratel Conte osserva: “Il carissimo beato 3P 8come era chiamato padre Puglisi, ndr) e tutti quelli che hanno contribuito al bene di questa città dall’alto pregano e intercedono presso il Buon Dio, affinché non ci facciamo rubare la speranza, come dice Papa Francesco”. Il missionario laico conclude con un invito: “Continuiamo a pregare e sperare per tutti quelli che anche oggi nella città di Palermo e nel mondo, credenti e non credenti, si prodigano e si donano per il bene comune. Continuiamo tutti insieme questo prezioso sacrificio. Solidali, preghiamo per tutti i familiari delle vittime e preghiamo anche e soprattutto per tutti quelli che hanno commesso questi atroci delitti e per chi ancora oggi continua ad operare nel male, affinché si redima e si converta al Bene, rinunciando così al male”.

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