Papa in Slovacchia ai giovani, “disconnetterci dalla vita non fa bene”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Disconnetterci dalla vita, fantasticare nel vuoto, non fa bene, è una tentazione del maligno. Dio ci vuole ben piantati per terra, connessi alla vita; mai chiusi, ma sempre aperti a tutti!”. È l’invito del Papa ai giovani, nel dialogo intrattenuto cin loro nello Stadio Lokomotiva di Kosice. “Non lasciatevi condizionare da ciò che non va, dal male che imperversa”, l’esortazione di Francesco: “Non lasciatevi imprigionare dalla tristezza o dallo scoraggiamento rassegnato di chi dice che nulla mai cambierà. Se si crede a questo ci si ammala di pessimismo. Si invecchia dentro. E si invecchia giovani”. “Oggi ci sono tante forze disgregatrici, tanti che incolpano tutti e tutto, amplificatori di negatività, professionisti della lamentela”, l’analisi del Papa: “Non ascoltateli, perché la lamentela e il pessimismo non sono cristiani, il Signore detesta tristezza e vittimismo. Non siamo fatti per tenere la faccia a terra, ma per alzare lo sguardo al Cielo”. “Non dimenticate le radici”, ha ribadito il Papa: “Innaffiate le radici, andate dai nonni, vi farà bene: fate loro domande, dedicate tempo ad ascoltare i loro racconti. Oggi c’è il pericolo di crescere sradicati, perché siamo portati a correre, a fare tutto di fretta: quello che vediamo in internet può arrivarci subito a casa; basta un clic e persone e cose compaiono sullo schermo. E poi succede che diventino più familiari dei volti che ci hanno generato. Pieni di messaggi virtuali, rischiamo di perdere le radici reali”.

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