Scuola: Usmi e Cism, “l’Italia risulta divisa in due, il Nord separato dal Sud. Non tutti gli studenti hanno le stesse opportunità”

“Le Conferenze Usmi e Cism ringraziano vivamente il presidente Draghi, il ministro Bianchi e tutto il Governo, assieme a tutte le forze politiche che, nella più ampia trasversalità, lavorano per riportare la scuola al centro del Paese, scongiurando così gli irreversibili effetti della povertà educativa”, ma, “pur riconoscendo l’impegno del Governo attuale, non possiamo esimerci dall’accorata denuncia del fatto che, purtroppo, il pluralismo educativo è presente ormai solo in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria, mentre Calabria, Campania, Sicilia e Puglia sono, nella realtà dei fatti, private di presidi di libertà; è evidente che il pluralismo va completamente rifondato, perché il nostro sistema scolastico non divenga sempre più classista e generatore di diseguaglianze educative”. Lo scrivono Usmi e Cism, in una nota congiunta firmata dai rispettivi presidenti, madre Yvonne Reungoat e padre Luigi Gaetani. “L’Italia risulta divisa in due, il Nord separato dal Sud, evidenziando come nel sistema scolastico non a tutti gli studenti e le studentesse vengono date uguali opportunità – prosegue la nota -. In un simile scenario, è con grande soddisfazione che prendiamo atto di come il Piano estate 2021 e i fondi previsti nel Decreto Sostegni sono due traguardi importanti raggiunti insieme in queste ore e due strumenti verso una scuola aperta a tutti. Guardiamo, dunque, ai patti di comunità come alle prove generali del percorso verso l’autonomia, la parità e la libertà di scelta educativa, un percorso che troverà compimento attraverso il coinvolgimento di ciascuno di noi. Promuovere i patti di comunità è indirizzare energie e risorse in soccorso dei più fragili, un impegno che, per un verso, può colmare le diseguaglianze e, per un altro, può rilanciare l’esistente nelle sue potenzialità”.
Usmi e Cism evidenziano che, nel nuovo Decreto Sostegni, è contemplato un “pacchetto scuola” che “prevede l’avvio ordinato del prossimo anno scolastico, il reclutamento dei docenti e risorse per l’emergenza sanitaria; infatti, per proseguire nella gestione dell’emergenza sanitaria e continuare a tutelare la sicurezza di personale, studentesse e studenti, viene previsto un Fondo da 350 milioni per le scuole statali, per l’acquisto di beni e servizi. Altri 50 milioni sono previsti per le paritarie allo stesso scopo”.
Dopo aver lodato la disponibilità del Governo, attraverso il ministro Patrizio Bianchi, “a collaborare per il Patto educativo globale, così come auspicato da Papa Francesco” e ricordato l’Incontro internazionale su educazione e salute emotiva a Roma, in programma entro dicembre del 2021, con i membri della rete di Scholas, come annunciato dallo stesso Bianchi, Usmi e Cism conclusono: “Tanto è stato fatto ma tanto ancora è necessario mettere in atto per la ricostruzione della società, attraverso l’attenzione ai giovani. Non possiamo fare a meno di augurarci che il cammino intrapreso, intessuto di proficue sinergie, prosegua, per il bene di tutti, giovani in primis”.

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