Diocesi: Gaeta, l’Ufficio catechistico lancia un “esercizio di narrazione”, per condividere l’esperienza pastorale durante la pandemia

Come le comunità parrocchiali hanno reagito al bisogno di riprogrammare la propria azione pastorale a causa dell’emergenza Covid-19, tra difficoltà e risorse? Quali le novità emerse in termini di soggetti e linguaggi, che si ritengono preziose e da valorizzare? Sono alcune delle domande che l’Ufficio catechistico dell’arcidiocesi di Gaeta sottopone alle realtà ecclesiali del territorio, lanciando un progetto di esercizio di narrazione, per rileggere il vissuto pastorale dell’ultimo anno. “Raccontare significa scegliere di amare la nostra storia, qualunque essa sia, perché è la vita reale della comunità – spiegano dall’Ufficio catechistico di Gaeta –. È l’occasione per superare una lettura puramente emotiva e scendere in profondità, lì dove è possibile guardare la vita con gli occhi della fede. Significa consegnare a se stessi e agli altri alcune promesse di futuro e alcune profezie di cambiamenti possibili”. Entro il 13 giugno, educatori, catechisti, operatori pastorali, parroci e religiosi della diocesi potranno inviare un contributo rispetto all’esperienza della propria realtà ecclesiale nel tempo della pandemia. La sintesi che la diocesi elaborerà dai racconti ricevuti costituirà la base per un processo di discernimento a livello regionale. “Desideriamo fare nostro l’appello di Papa Francesco ad assumere responsabilmente la crisi, evitando ‘il dramma di sprecarla’. Il vissuto di ogni comunità sarà quindi prezioso in vista di uno sguardo ecclesiale più ampio, per imparare davvero a camminare insieme come Chiesa”, concludono.

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