Brasile: vescovi della regione metropolitana di Rio de Janeiro denunciano la “pandemia di armi letali” e l’aumento incontrollato della violenza

“Nel mondo attuale, c’è un notevole aumento della violenza, sia verbale sia fisica, contro gli esseri umani. La comunicazione trasmette un contenuto di molta violenza, che contribuisce a una cultura della morte. In Brasile e, in particolare, nella regione metropolitana di Rio de Janeiro le persone delle comunità stanno assistendo a molte scene di violenza, anche con vittime, e i nostri figli, purtroppo, sono già abituati a un clima di crudeltà che li circonda. C’è una vera e propria ‘pandemia di armi letali’, che ha causato molti morti, anche bambini e persone innocenti”. È la forte denuncia che arriva dalle cinque diocesi della Regione metropolitana di Rio de Janeiro (oltre all’arcidiocesi di Rio, si tratta di Niterói, Nova Iguaçu, Duque de Caxias e Itaguaí), in una nota diffusa in seguito ai recenti numerosi episodi di violenza che hanno caratterizzato il territorio della grande metropoli, soprattutto nelle favelas e nelle periferie.
“La Chiesa cattolica della Regione metropolitana di Rio de Janeiro, con i suoi vescovi – prosegue la nota -, esprime la sua solidarietà alle famiglie delle numerose vittime. Allo stesso tempo, è disponibile a continuare ad offrire la sua collaborazione alle autorità del nostro Stato e ai comuni della nostra regione metropolitana, nei luoghi colpiti da questa ‘pandemia di armi’, nella ricerca di modi per porre fine a qualsiasi tipo di violenza contro la nostra gente”. Una preghiera speciale per la concordia e la pace è stata vissuta nelle diocesi la domenica di Pentecoste e nella giornata di ieri, dedicata a Maria Ausiliatrice.

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