Coronavirus Covid-19: Silenziosi operai della Croce, morto il moderatore maggiore don Luigi Garosio

Per un arresto cardiaco è morto nel pomeriggio di ieri don Luigino Garosio, moderatore generale dei Silenziosi operai della Croce (Sodc). Il sacerdote risiedeva a Valleluogo, nella casa madre in provincia di Ariano Irpino. Lì, come altri membri della comunità, ha contratto il Covid-19. Aggravatosi era stato ricoverato all’ospedale di Ariano, dove è stato posto sotto ossigeno, poi intubato e successivamente estubato. Le sue condizioni parevano in miglioramento ma ieri pomeriggio un arresto cardiaco ha posto fine alla sua esistenza.
Nato a Ome, in provincia di Brescia, il 14 luglio 1949, don Garosio fu uno dei primi sacerdoti dedicati alla valorizzazione della sofferenza nel Centro volontari della sofferenza. Designato dallo stesso beato Luigi Novarese come suo successore, guido l’associazione, dal 1984 al 1990. Alla morte di don Janusz Malski, avvenuta nell’ottobre 2020, venne eletto nuovo moderatore generale dei Silenziosi operai della Croce che ora si dicono “sgomenti, increduli, addolorati” per “la dolorosa perdita di don Luigino”. “Insieme – spiegano – abbiamo tanto pregato per la sua guarigione e ora accogliamo nella fede la sua vita, generosa e feconda, che si fa eterna nelle mani di Maria, Madre della Chiesa, da lui servita e amata con tutto se stesso e con tutta la dedicazione sacerdotale che hanno caratterizzato i suoi anni di vita e la sua appartenenza all’Opera di monsignor Novarese”. Anche l’arcidiocesi di Vercelli, insieme all’arcivescovo Marco Arnolfo, “si unisce nel cordoglio e nella sicura speranza della risurrezione ai Sodc, in grave lutto per la scomparsa dell’amatissimo don Luigi Garosio, particolarmente conosciuto e apprezzato anche nella nostra diocesi eusebiana per il suo elevato profilo spirituale, unito a doti umane non comuni”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo