Libertà di stampa: Lamorgese (min. Interno), “tutelarla significa difendere la nostra democrazia”

“Negli ultimi due anni – grazie allo sforzo comune di prefetture, forze di polizia e rappresentanti centrali e territoriali dell’Ordine dei giornalisti e della Federazione nazionale della Stampa – abbiamo intensificato il monitoraggio registrando un significativo incremento degli atti intimidatori denunciati e degli episodi di attacchi sul web, se non di aggressioni fisiche ai danni dei cronisti, connessi anche alle campagne informative sull’emergenza pandemica”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che questa mattina la riunione del “Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti” dedicata all’esame del report 2021 e dei dati disponibili per il primo trimestre del 2022.
In questo periodo, informano dal Viminale, sono stati censiti 44 episodi, a fronte dei 63 registrati nell’analogo periodo del 2021. Il 27% delle intimidazioni è stato effettuato via web, nella maggior parte tramite i social network.
“Nonostante una lieve inversione di tendenza registrata nei primi tre mesi del 2022, rispetto al primo trimestre del 2021, sono convinta che vada riservata la massima attenzione a questi episodi perché tutelare la libertà di stampa significa difendere la nostra democrazia”, ha aggiunto la titolare del Viminale, ribadendo “l’importanza di procedere sempre alla denuncia al fine di consentire alle forze di polizia e all’Autorità giudiziaria di avviare le indagini e così di far emergere il fenomeno”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa