Europa: Mattarella agli studenti, “le crisi servono per assumere decisioni coraggiose”. Metsola, “in Ucraina per portare solidarietà”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo incontrano una rappresentanza di studenti delle scuole ambasciatrici del Parlamento europeo (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Perché è così importante che lei sia andata a Kiev e che cosa possiamo fare in concreto per sostenere il popolo ucraino? Come stiamo rispondendo in Italia alla dimensione umanitaria di questa crisi? Che cosa possiamo fare per rendere vivi i valori europei?”; e poi ancora l’unione energetica, l’esercito europeo, il rapporto con l’Africa: queste alcune delle domande e dei temi che oggi al Quirinale, studenti di diverse scuole italiane che hanno partecipato a progetti europei hanno posto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, in visita in Italia. “Era importante andare a Kiev”, ha risposto la presidente, perché i deputati eletti della Rada “avevano e hanno bisogno di un messaggio concreto di solidarietà e speranza perché stanno lottando per i valori e i principi europei che sono comuni per tutti noi”. E ha aggiunto: “Nei loro occhi ho visto un coraggio che non avevo mai visto”. “Dobbiamo far sentire che siamo accanto a loro e aiutarli a vincere”.
Quanto avvenuto con la pandemia e l’Ucraina, ha detto Mattarella rispondendo a una domanda sui valori, “ha messo l’Europa sotto pressione, ma la risposta è stata consapevole e attiva, dimostrando che l’Unione ha bisogno di forte solidarietà interna, risorse messe in comune e prospettive”. E poi ancora: “l’Europa cresce nell’integrazione attraverso le crisi: servono per abbandonare le posizioni di inerzia e di pigrizia degli Stati e assumere decisioni coraggiose”. Questo potrebbe succedere, secondo Metsola, rispetto alla questione dell’unione energetica, tema di cui “si discute da anni”: l’attuale situazione costituisce “un’opportunità d’oro” per decidere. La pandemia ha insegnato che “quando c’è la volontà politica di prendere decisioni difficili, impopolari, più costose, l’Ue c’è”. E sui temi della sostenibilità ambientale Mattarella ha proseguito: “Non c’è dubbio che la guerra di aggressione abbia distratto l’attenzione da questo obiettivo primario”, sia per la “distruzione che produce”, sia perché rischia di “farci tornare indietro” rispetto a mete già decise.

Sul tema della difesa europea, Metsola ha parlato della necessita di “un’Europa più aperta, tollerante e disposta ad aiutare coloro che ne hanno bisogno. Dobbiamo essere quelli che proteggono, altrimenti falliremo”. Mattarella ha proseguito, rispondendo a una domanda sui rapporti con l’Africa: “l’Europa nel mondo è un’oasi di libertà, democrazia e benessere e questo attrae; l’obiettivo della collaborazione è far crescere là le possibilità di sviluppo per non impoverire di risorse umane importanti” altre regioni del mondo. Dopo di che, “il tempo è finito, ragazzi!” ha avvisato Mattarella, che ha concluso ringraziando i ragazzi e facendo i complimenti alla presidente Metsola “per la sua padronanza della lingua italiana”.

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