Scuole chiuse: Cism-Usmi Puglia, “istituti paritari pronti a garantire sicurezza ed efficienza ma serve decisione univoca e motivata”

Le scuole pubbliche paritarie “sono pronte a garantire sia la didattica in presenza in piena sicurezza, sia la didattica a distanza con la massima efficienza, ma chiedono che la decisione sia univoca, motivata e responsabile, evitando quelle differenze di trattamento tra studenti, che più di tutte minano alle radici la vera essenza del diritto allo studio”. Lo afferma un comunicato congiunto Cism e Usmi Puglia. Nel comunicato, a firma di padre Luigi Gaetani, presidente Cism Puglia, sottoscritto anche dalle delegate Usmi scuola Regione Puglia e dalla Commissione scuole pubbliche paritarie della Regione Puglia, si legge fra l’altro: “Non spetta alle scuole né alle famiglie operare il drammatico bilanciamento tra diritto alla salute e diritto allo studio, ma vogliamo solo chiedere al presidente della Regione, nella sua qualità di massima autorità sanitaria della Regione e di responsabile del sistema sanitario regionale, di fare chiarezza, ossia di confermare se sussistono tuttora le condizioni di criticità sanitaria che lo avevano determinato ad adottare l’ordinanza di sospensione della frequenza in presenza”. Nel caso queste ragioni di gravità sussistano ancora, adotti “quegli atti che sono nelle sue competenze, magari motivandoli in modo ancora più adeguato in modo da superare eventuali censure del giudice amministrativo”. Per i firmatari del documento, “lo scaricabarile delle responsabilità prodotto dagli atti di Regione, Ministero e Tar produce effetti devastanti sulla credibilità delle istituzioni e provoca un laceramento del tessuto scolastico”. “Le comunità scolastiche e le famiglie non meritano tutto questo”, si legge ancora nel comunicato che mette in guardia da “una sorta di populismo in cui ci si illude di risolvere i problemi devolvendo ad ognuno la possibilità di decidere ma con la conseguenza di produrre effetti devastanti soprattutto in un campo delicatissimo come quello sanitario”. Di qui la richiesta di guidare famiglie e comunità scolastiche: “questo è il dovere di chi è stato eletto, che deve assumersi la responsabilità politica delle sue decisioni, basandole su dati scientifici e tecnici forniti dagli esperti di propria fiducia”.

 

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