Povertà: Caritas Arezzo, “oltre 2.000 persone assistite nel 2019, preoccupa emergenza sociale dovuta a pandemia”

Sono state 2007 le famiglie/persone registrate nei servizi e nei centri della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali di Arezzo-Cortona-Sansepolcro durante il 2019. Le prime 5 nazionalità sono: Italia 35,3%; Marocco 13,9%; Romania con l’10,8%; Albania 8,1%; Nigeria 6,7%. È quanto emerge dal Rapporto povertà 2019 dal titolo “Turbati”, realizzato dall’Osservatorio delle povertà e risorse della Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Il 37,7% degli utenti ha dichiarato di avere figli minori a carico, per un totale di 1.415 minori sostenuti indirettamente. Il 56,4% degli utenti ha dichiarato di essere disoccupato/inoccupato , il 25,8% occupato , il 7,1% pensionato; il rimanente 10,7% ha dichiarato altre condizioni (inabile totale o parziale, invalido, non autorizzato al lavoro…). Le problematiche registrate nel corso del 2019 sono state 1.055: povertà/problemi economici (47,9%); problemi di occupazione/lavoro (18,5%); problemi familiari (11,6%); problemi di salute 5,0%; problematiche abitative 5,2%; bisogni in migrazione 2,0%; dipendenze 1,9%; problemi di istruzione 1,9%; detenzione/giustizia 1,6%; handicap/disabilità 0,2%; altri problemi 4,2%. “Parallelamente all’analisi di quanto emerso nel 2019 – afferma don Giuliano Francioli, direttore della Caritas diocesana di Arezzo –, ci siamo trovati quest’anno ad affrontare un incremento esponenziale di richieste di aiuto dovute alla pandemia da Covid-19. Oltre all’emergenza sanitaria ci preoccupa fortemente l’emergenza sociale, della quale forse ancora non se ne percepisce bene la portata. Negli ultimi mesi abbiamo registrato segnali preoccupanti per la famiglia, i minorenni, i giovani, le disabilità e le persone svantaggiate a rischio di esclusione sociale”.

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